di Marco Contursi
Coi primi caldi questo è un indirizzo giusto per magiare bene e godersi un po’ di fresco. Siamo sui colli di Vico Equense, basta prendere la strada che sale su verso Arola dopo l’hotel Moon Valley e in pochi minuti siete arrivati. Il Casale del Mirto è l’agriturismo con stanze della famiglia Staiano, imprenditori edili con la passione per le cose buone: papà Pietro, mamma Rosa e i loro 4 figli (Giovanni, Luigi, Vincenzo, Giuseppe) con le rispettive famiglie.
Il casale è immerso nel verde, con un panorama che spazia fino al Vesuvio, prende il nome da uno splendido mirto che a differenza dei suoi simili si sviluppa in altezza e non in larghezza, ha un bell’orto, tanti ulivi che forniscono l’olio usato in cucina, qualche capretta, conigli e polli che non fanno mancare carne e uova. In cucina una mia vecchia conoscenza, Alberto Vaccaro da Scafati, titolare della Taverna Mascalzone, locale chiuso da poco, che nel lontano 2008 portava in tavola suino casertano e conciato romano, nonché birre artigianali, almeno 6-7 anni prima che scoppiasse la moda per queste cose.
Oggi, è qui, dopo alcuni anni in giro per la costiera. Ritrovarlo qui, più maturo e con tanta voglia di fare bene, mi fa davvero piacere e accompagnato da Giovanni Staiano, ingegnere, oggi in versione cameriere, mi accomodo al tavolo nella sala luminosa. Vi dico subito che cosa ho apprezzato molto: l’accoglienza e la sincerità. Giovanni, ingegnere, fa la libera professione ma non si fa problema alcuno a portare i piatti, così, come tutti i fratelli e i loro figli, e soprattutto di dire la verità sul vino e i salumi (“non li facciamo noi ma li compriamo, papà fa sia salumi che vino ma non basterebbero e ce li mangiamo noi”), mentre spesso, altrove, si spaccia per locale quello che locale non è. La sincerità paga, e ti senti come a casa.
E proprio i salumi sono la cosa che meno mi piace (un po’ di ossidazione..), di un pasto, invece, assai gradito. Ottimi i latticini freschi e il provolone del monaco, stagionato oltre un anno. Buonissima la zuppetta di fave (appena raccolte) con patate e pancetta e i broccoli (gli ultimi) con la salsiccia di un maiale locale, insaccata da papà Pietro.
Gli scialatielli (fatti in casa come pure ravioli e gnocchi) con gli asparagi selvatici, sono una saporita fusion tra le recenti esperienze costiere dello chef e la fortuna di avere un bosco alle proprie spalle, mentre il coniglio porchettato mi riconcilia con un animale da cortile che non amo particolarmente ma che qui è meravigliosamente cucinato. Questo è allevato da mamma Rosa e preparato dallo chef Alberto con le piante aromatiche della tenuta. Molto molto buono.
Non potevo non assaggiare il tiramisù, fatto con le uova delle galline ruspanti mentre un goccio di mirto casalingo chiude un pasto davvero piacevole, anche nel conto, che qui non supera i 25-30 euro per un pasto completo e appagante.
E dopo vi potete rilassare su una delle sedie esterne, mentre un dolce venticello vi accarezza e concilia il sonno. Qui anche ad agosto si dorme benissimo, e le fresche stanze del casale andrebbero provate. Di sera anche pizza, mi dicono molto buona, ad opera di Giovanni Sicignano. Segnatelo in agenda, magari per un week end all’insegna della tranquillità e prenotate prima di venire.
Il Casale del Mirto
Via raffaele bosco 896 Vico Equense (Na)
Tel 081 19737898
www.ilcasaledelmirto.it
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