Il Capriccio a Vieste di Leonardo Vescera
Scalo Marittimo sud 21
0884705073
ilcapricciodivieste.it
di Francesco Costantino
Vieste è il punto più orientale del promontorio del Gargano, all’estremità dello sperone.
L’azione erosiva del mare ha contribuito ad enfatizzare la natura rocciosa, creando contrasti affascinanti nel paesaggio sottocosta, come il faraglione sulla spiaggia di Pizzomunno, che la leggenda attribuisce al giovane, innamorato di Cristalda, trasformato cosi dall’invidia delle sirene.
Tanta storia, la natura incontaminata, una bella marina, è sicuramente la meta turistica più frequentata della Daunia.
Si mangia decisamente bene ovunque. All’interno del porto, sulla passeggiata che guarda il mare, c’è il Capriccio, uno dei ristoranti più interessanti.
Il nome racconta il motivo della sfida che Leonardo Vescera, fece con se stesso, 16 anni fa. Dopo aver girato tanto tra le migliori cucine d’Europa, decise di fermarsi nella sua terra. Una terra, la Daunia, ricca di biodiversità. C’è il mare, la foresta, i laghi, uliveti a perdita d’occhio, masserie. C’è tutto e quel tutto è la base della sua cucina. Pochi elementi per ogni piatto, senza eccessive alchimie, facilmente individuabili. Inevitabile il rimando del mare anche nell’arredamento, elegante e sobrio. Una bella cantina fornita, che vanta anche l’etichetta di Krug Lovers, riconosciuta ufficialmente dalla maison Francese. Leonardo è uno chef solido, maturo, aperto, disponibile, con le idee chiare, a cui piace il buono ed il bello. Il locale riflette la sua personalità. Mette a proprio agio e poi coccola. E’ cosi che una cena che doveva accompagnare una degustazione di bolle della San Severo Doc, diventa un’esperienza.
*(Con generosità ad altruismo non comuni, apre le porte della sua cucina anche a due giovani chef promettenti, anch’essi espressione del territorio, a cui concede di proporre un loro piatto, ma questa è un’altra storia che avrà spazio e visibilità in un secondo momento)
Dopo un saggio delle capacità già con l’aperitivo, consumato sulla banchina, in sala si completa il percorso.
Crema di ceci e murrici è un boccone delizioso. I Murrici in Puglia, Scuncigli in Campania, sono quelle chicche che per fatica e pazienza nella lavorazione, solo chi ha una passione sincera, ti può mettere a tavola. Una dedica a Lesina, ai prodotti del lago il “Pane pomodoro” con cefalo marinato e salicornia e friggitello fritto con pane e burrata
Riso soffiato, stracciatella e ricci di mare, un gioco per creare alternanze di consistenze, senza condire il sapore.
Cosa si mangia al Capriccio di Vieste
“Sformato di alici, cime di rape, cacio ricotta e pomodorini infornati, serviti su crema di pomodoro fresco arancia e origano. Delizioso antipasto che esalta le concentrazione di mare che hanno le alici.
Tagliolini ai ricci di mare crema di mandorla e caffè. Una base classica perfettamente eseguita, con una piccola concessione all’ego, sull’abbinamento che sembra spinto, ma sicuramente centrato. L’amarognolo e l’affumicatura della tostatura del caffè bilanciano il dolce-sapido del riccio, dando carattere alla forchettata.
“Finta “cozza ripiena alla Viestana
gusci di finta cozza a base di crakers al nero di seppia, cozza ripiena con fonduta di pecorino, pappa al pomodoro, salse al prezzemolo,peperone rosso e giallo, accompagnato dalle tipiche polpettine di cozze fritte. Bello, godereccio. Un’anima folk ricca di colore, mi fa venire in mente il Salento.
Omaggio al limone “femminiello “del Gargano – limone farcito con crema catalana al limone, sorbetto al limone, zeppola fritta di limone, limoncino.
Una chiusura perfetta.
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