di Antonio Di Spirito
Ogni anno, quando si va a Montalcino per la manifestazione “Benvenuto Brunello”, nonostante si arrivi da una settimana intensa di assaggi “toscani” (per chi li ha fatti), ci si sente rianimati: si vive un’atmosfera cordiale e gioiosa; i produttori e gli addetti ai lavori ti offrono con orgoglio il loro vino in assaggio, consapevoli di produrre un vino di altissima qualità, molto apprezzato in tutto il mondo. Si incontrano tanti colleghi e personaggi del mondo del vino, proprio a testimoniare l’importanza dell’evento. E quando capita un’annata “buona” è festa grande, perché difficilmente si intercettano vini difettosi!
Il catalogo dei vini in assaggio quest’anno era molto ridotto rispetto agli anni precedenti; soprattutto nel numero dei produttori presenti. Praticamente non c’èrano le riserve perché l’annata 2014 è stata avara, anzi, pressoché disastrosa e, quindi, non sono stati prodotti quei vini; solo tre etichette, ma relative ad uscite tardive dell’annata 2013.
Per il Brunello di annata, 2015, come già detto in un mio precedente articolo, ho trovato molti vini che meritavano punteggi al di sopra della media; le qualità distintive del brunello (profumi, acidità, tannini, succosità ed eleganza), in quest’annata si sono esaltate!
Per quanto riguarda il Rosso di Montalcino era in calendario l’annata 2018, un’ottima annata con vini freschi, profumati e già godibili.
Sono molteplici le attività collaterali che si svolgono durante i due giorni di Benvenuto Brunello; attività sempre legate al mondo del vino e, spesso, sono eventi organizzati dai produttori.
Ogni anno il Conte Marone Cinzano presenta una selezione di annate di Brunello di Montalcino dalla cantina storica di Col d’Orcia; di solito organizza una cena nei saloni della sua dimora in Montalcino.
Quest’anno abbiamo degustato i piatti preparati da uno chef rinomato, Roberto Rossi del ristorante Il Silene di Seggiano (GR), chiamato all’occorrenza.
I vini messi in abbinamento alla cena sono, generalmente, di annate la cui ultima cifra è uguale a quella dell’anno in corso. Quest’anno (2020) abbiamo avuto in sorte i vini delle annate 2010, 2000 1990 e 1980.
Il primo piatto, “Saccottino di tacchinella all’Olio EVO Biologico – Col d’Orcia” è stato accompagnato da due vini:
Rosso di Montalcino 2010
Il colore è molto chiaro, sembra quasi un vino rosé molto carico; i profumi, però, sono quelli giusti: viola ciclamino e melograno; al palato sembra uno di quei vinelli diluiti, poi ti accorgi che il sorso è molto consistente; denota una succosità di frutta croccante molto intensa, accompagnato da una piacevole nota nocciolata; la morbidezza dei tannini e la speziatura lasciano un bellissimo ricordo.
Brunello di Montalcino 2010
Profumi di rosa, viola e note aranciate lo caratterizzano al naso; al palato si presenta succoso ed in ottima forma: un perfetto equilibrio tra alcool, acidità e tannini; la morbidezza e la consistenza sono i giusti complementi; sapidità e speziatura chiudono il sorso in eleganza.
E’ stata, poi, la volta di una portata di “Minestra di pasta mista, patate e crosta di parmigiano”, piatto molto saporito ed ottimamente dosato, accompagnato da due riserva:
Brunello di Montalcino Riserva 2000
Profumi floreali vi viola e ciclamino e sentori di erbe aromatiche secche (origano); i tannini sono setosi, il sorso è di gusto pieno, ma scorrevole ed elegante.
Poggio al Vento – Brunello di Montalcino Riserva 1990
Inizialmente le note boisée coprono le note di frutta rossa; al sorso esprime ancora tanta frutta rossa, ha buona acidità, è pulito e schietto, persistente e speziato.
Il piatto più importante della cena era composto da “Capretto arrosto con purè soffice di patate ed erbe di campo saltate con peperoncino e pecorino stagionato”; piatto complesso, strutturato ed equilibrato sia nelle sensazioni dolce-piccante che in quelle di soffice-croccante.
Brunello di Montalcino Riserva 1990
L’olfattiva inizia con una nota leggermente ematica, ma, quando si apre, la frutta rossa è accompagnata da note agrumate e balsamiche; il sorso è succoso e fresco, i tannini ancora intensi, ma vellutati; è vibrante e speziato.
Brunello di Montalcino Riserva 1980
E’ impressionante come un vino di quasi quaranta anni, di cui 37 in bottiglia, possa essersi mantenuto così integro! All’olfattiva denota una nota balsamica, ma ben presto viola, frutta rossa e note agrumate di rabarbaro si mettono in bella evidenza. Il sorso è succoso, sapido, ampio di sapori e vellutato; ha un’acidità gradevole e composta ed una piacevole speziatura in chiusura.
“Torte di credenza” e la “Piccola pasticceria” sono state accompagnate da
Pascena – Moscadello di Montalcino 2015
Il tipico vino dolce prodotto a Montalcino con uve moscato raccolte tardivamente; profuma di albicocche e mandarino; il sorso è piacevole e delicato.
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