Il Broccolo di Paternopoli è il nuovo Presidio Slow Food irpino. Aspettando Aprilatica

Pubblicato in: I miei prodotti preferiti

di Monica Piscitelli

E’ ufficiale: il Broccolo aprilatico di Paternopoli è Presidio Slow Food. “E’ un grande successo per l’Irpinia, per il comune di Paternopoli, e per tutta la sua comunità” racconta Franco Archidiacono alla guida della Condotta Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi.

Il Decreto di Giunta Comunale con il quale, lo scorso 28 ottobre, il piccolo comune dell’alta  Irpinia ha aderito sottoscrivendo il protocollo di collaborazione con Slow Food è il n. 110. Nei giorni scorsi, poi, è arrivata l’ultima ratifica da parte di Slow Food Italia.
E’ stato un percorso netto quello di Paternopoli, che ha lavorato sodo, con il sindaco Felice De Rienzo, sottolinea Archidiacono, affinché il progetto potesse partire e il prossimo raccolto del Broccolo aprilatico si potesse svolgere sotto il segno del Presidio.

Nel mese di agosto il Comune infatti aveva emesso un bando pubblico per verificare l’interesse per il progetto. La comunità e i locali imprenditori agricoli hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo: in 10, tra imprenditori agricoli e ristoratori (ndr: 1 è di questa categoria), hanno aderito.

I produttori si sono riuniti nell’Associazione denominata “L’Orto delle biodiversità”, realtà che l’anno prossimo potrà contare già su 66 ettari di Broccolo Presidio. A presiederla è Quirino Di Benedetto.
Le prossime tappe – fa sapere la Condotta Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi-, dopo la semina in campo, saranno la definizione del confezionamento, che sarà di materiali naturali e quindi sostenibile per l’ambiente, e l’organizzazione di una grande manifestazione che si chiamerà, appunto, “Aprilatica”, come il Broccolo.
“Sarà realizzata nella terza settimana di aprile con il supporto organizzativo della Condotta e del settore Agricoltura dello STAPACEPICA di Avellino, della Regione Campania. Si articolerà in seminari di discussione, esposizione, Laboratori del gusto, degustazioni ed enotour” racconta Franco Archidiacono.
Per il confezionamento, intanto, si ragiona su tre idee: un’etichetta stampata su carta riciclata, l’uso di cassette in legno e una legatura del prodotto fatta col “giungo” (ramoscello raccolto dall’albero del salice piangente).
Sul fronte della produzione e dello studio, invece, è già partita, l’analisi del germoplasma per ottenere una selezione naturale dei semi attraverso la semina di quelli paternopolesi presso il capo sperimentale dell’Eureko.
Il prossimo anno serviranno per la prima produzione da Presidio.


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