Il 2019 di Gennaro Amitrano: dalla piazzetta a Marina Piccola

Gennaro Amitrano

di Ugo Marchionne

Un progetto totalmente nuovo, una linea globale che riparte da due degli snodi principali dell’addentellato urbano dell’Isola di Capri: Il centro, a pochi metri dalla piazzetta e Marina Piccola. Gennaro Amitrano e Marianna Vertecchi ripartono da qui.

Un momento però, con ordine, pausa, andiamo per gradi…

Il Ristorante Gennaro Amitrano aperto oramai 4 stagioni fa in quel di Via L’Abate è diventato un vero e proprio polo della gastronomia caprese. Personalmente lo considero quel ristorante medio/alto borghese che vive sinceramente di un’idea dietro e non soltanto di mere finzioni. L’ homme prodige di Massalubrense è riuscito a ritagliarsi nei piccoli spazi di questa viottola del centro abitato a pochi passi dal Mammà, una vera e propria fetta di pubblico che ricolma in ogni ordine di posti, i tavoli del suo namerestaurant.

Non finisce qui però. Nei locali che furono quelli di Scialapopolo, in questo assolato ed affollato 2019 caprese si è consumato il successivo passo dell’avventura Amitrano/Vertecchi e non parlo della piccola e splendida Alice, così radiosa nel suo sguardo attento ed indagatore. Inaugurato come Gennaro Amitrano: Cucina Italiana, ora divenuto Ristorante Marina Piccola by Gennaro Amitrano, questo secondo polo del progetto iniziato dall’allievo prediletto del maestro Gianfranco Vissani, vive di una proposta totalizzante.

Il progetto di Marina Piccola è assolutamente innovativo per l’isola. Cucina Gourmet e proposte più easy Take Away quali gli Amitrano’sBurger per gli Yacht, le Barche e perché no, per una giornata al mare. 
I locali del vecchio Scialapopolo vengono ora reinventati dal pupillo del maestro Vissani.
Una proposta totalizzante che vede il mattatore di Massalubrense cimentarsi con l’artigianalità a tutto campo, dalla Pizza, ottima e croccante alla moda caprese, fino al gelato, insieme alla proposta Gourmet.
Troppo mi direte voi? E invece no. L’idea è quella di intercettare varie fasce di clientela offrendo al pubblico dell’Isola Azzurra di Habituè, residenti e turisti, una vasta proposta di gran qualità.

Ma veniamo per gradi. La particolarità di questo pezzo sarà quella di avere una forma inedita e globale che analizzerà in dettaglio entrambe le realtà. E dunque…seguitemi.

Saremo franchi col nostro lettore. L’investimento è stato quantomeno considerevole. Volto ad assicurare una enorme qualità al prodotto. Frutto degli sforzi dello Chef, la linea di cucina del ristorante è assolutamente e filosoficamente aderente alla precisa volontà di abbracciare varie e variegate fette di mercato. Dagli Yacht al residente fino ai bagnanti e ai gastronomi incalliti come me. Tutto è eseguito in maniera precisa con tecniche e strumenti di lavoro all’avanguardia. Forno a legna per le pizze, Josper per le carni, un vero vanto, sia il Josper che le carni, piani di lavoro e cucine sinceramente state of the art, frigoriferi e abbattitori e chi più ne ha più ne metta. Armi di lavoro indispensabili per eseguire un bel menù di tavola e d’asporto, completo ma non enciclopedico. Tradizione e innovazione? No, basta, ci ha stufato.

Tradizione reinterpretata in maniera lieve, scanzonata e perché no, anche in maniera sofisticata, con i grandi classici dei vari menù stagionali di Gennaro Amitrano ricontestualizzati in chiave Marina Piccola. La location è ovviamente un seafrontvista Marina Piccola. Ma anche qui, le terrazze, e gli ampi esterni del ristorante permettono come in una cartolina di mirare con lo sguardo alla fotografia della piccola marina. La chiesetta sulle scale, i lidi, il verde brillante, le frotte di turisti accalcati alla fermata del bus e dei Taxi.

Dovute precisazioni, la cucina  è veramente pulita, precisa e perfetta in ogni suo punto. Fedele nell’esecuzione a dover replicare i piatti di un grande palato, prima che di un grande chef. Largo uso del pescato figlio di un dio minore, dal Pesce Stella al Pesce Castagna ai Gobbetti Rosa, che però esprimono soprattutto nel fritto e nelle preparazioni classiche, un carattere impagabile, così come la carne, della quale il gruppo va molto fiero. I dolci sono in linea con la filosofia del ristorante così come il gelato. Artigianalità e semplicità.

Ed ora un po’ di dettagli…

Ristorante Gennaro Amitrano

Le sensazioni del percorso in Via L’Abate sembrano un po’ quelle di Lamù: Beautiful Dreamers, il primo lavoro del regista Mamoru Oshii nel quale inserì appieno la sua poetica fregandosene completamente del fatto che il lavoro dovesse essere un cartone per ragazzi. Ecco, la mia citazione colta non sarà sterile e fine a se stessa. L’impatto liberale e controcorrente di Gennaro Amitrano nei confronti dell’establishment gastronomico caprese è infatti quello che similmente il regista nipponico ha poi apportato nei suoi meravigliosi film Red Spectacles e Stray Dogs. E da buon direttore di fotografia ho calibrato il calore delle mie foto sulle sensazioni dei piatti. Ma veniamo al dunque, atteggiamento controcorrente perchè? Gennaro fa e continua a fare a Via L’Abate la sua cucina. Fatta di grandissima tecnica ma soprattutto di piatti la cui descrizione molto spesso non è seguita dai sapori attesi nel palato. Vi farò molti esempi. Vi anticipo però che quel trionfo del mare degli scorsi anni adesso è più complesso, è diventato quasi uno schermo attraverso il quale il bravo Gennaro sperimenta e fa passare concetti diversi che parlano di cucina, territorio e sperimentalismo in un modo del tutto personale e tutt’altro che semplice.

A cominciare dagli antipasti. La cialda di riso, tartare di tonno marinata e zucchine alla Scapece è un piatto che in realtà nasce da molto lontano, da quegli assaggi triplici che il Ristorante Gennaro Amitrano era solito servire ai commensali come benvenuto. Dunque ferma la mia preferenza nel gradire una cialda magari più minuta o magari cambiare interamente la forma al piatto, i sapori in realtà virano quasi su quelli della Ceviche, un viaggio inaspettato e inatteso che si sposa perfettamente con la sfoglia di zucchina marinata, peraltro un classico di Gennaro che serve un morso consistente, ovviamente croccante e spigoloso, nel senso buono del termine. Imperdibile è il Gambero alla Carbonara, anche qui sembra il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, usiamo Batman come pretesto. Sembra quasi di essere nel Nord Europa, in Svezia o in Danimarca, per estetica e ideazione del piatto. Gambero Rosso marinato, ovviamente salsa, quasi uno zabaione salato alla Carbonara e poi vegetale trionfante. Crema di asparago e asparago croccante. Ha quel qualcosa del Relae e dei piatti danesi nell’estetica e nell’uso del vegetale, ma in maniera mai scontata, in purezza ed è sempre più difficile sorprendere così.

Primi da retrospettiva pura. “Cappellacci, Cacio & Pepe e Pere”. Un classico onnipresente. Risotto con datterino giallo infornato, scorfano e liquirizia. Interessantissimo, le cotture impiegate, il pomodoro al forno e la liquirizia danno quasi su sentori di sottobosco e funghi. E poi la solita mantecatura di Gennaro. Vissani meets Ducasse. Lo abbiamo detto prima noi su questo blog, non ci sono storie. E poi una lussureggiante amatriciana che Gennaro ad onor del vero ha servito come post-dessert, ma che io riporto quì.

Rombo chiodato veramente interessante. Anche qui, il mare è solo un pretesto. Cipollotto, finocchio, tartufo nero. Un tripudio.

Conclusioni

La nascita della piccola Alice Amitrano ha fatto maturare moltissimo tanto Gennaro quanto Marianna, persi nella dolcezza degli occhi di questa splendida bimba.  Il progetto è assolutamente totalizzante e oramai Gennaro abbraccia tanto la Piazzetta quanto Marina Piccola. Una proposta ambivalente che esprime diversi punti di forza e diversi lati di uno stesso progetto che si dimostra anche polimorfico. Staremo a vedere quali saranno i successivi step del progetto di Gennaro che finalmente a Via L’Abate è sempre di più…sempre pieno, di turisti, residenti egastronomi. Segno che a Capri non tutto è perduto ed i ristoranti-industrie, non parlo degli stellati ovviamente, non sono l’unica alternativa possibile.

Gennaro Amitrano
Via L’Abate 3
80073, Isola di Capri
Prezzo p.p. 80/100 €
081 8378380

Ristorante Marina Piccola By Gennaro Amitrano
Via Marina Piccola 120
80076, Isola di Capri
Prezzo p.p. 80/100 €
081 218 7550


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