ICAB La Fiammante per il sociale: nuovo impegno dell’azienda conserviera di Buccino che sigla un’accordo con il Carcere di Eboli per l’inserimento lavorativo dei detenuti

Pubblicato in: News dalle Aziende e dagli Enti
Casa circondariale Eboli

Giovedì 11 luglio 2024 alle ore 12:30 presso il Carcere di Eboli, Francesco Franzese amministratore delegato di ICAB
La Fiammante siglerà una convenzione con la Direzione, nella persona della dott.ssa Concetta Felaco, per l’assunzione presso lo stabilimento di Buccino, in provincia di Salerno, di persone attualmente detenute nell’istituto penitenziario.

Forte di una rete sociale riconosciuta e del modello di accoglienza e integrazione avviato con l’Associazione No Cap di Yvan Sagnet, ICAB La Fiammante moltiplica gli impegni assunti verso la comunità con una nuova iniziativa, volta all’inserimento lavorativo dei detenuti del Carcere di Eboli: un impegno particolarmente significativo nell’attuale situazione di emergenza del sistema penitenziario italiano, con criticità gravi e croniche e crescenti episodi di degrado.

Il merito dell’iniziativa va ascritto all’intraprendenza della giovane funzionaria Monica Faiella, Responsabile dell’Area Educativa del Carcere di Eboli e alla sensibilità del giovane amministratore delegato dell’azienda, Francesco Franzese, che a partire da un semplice contatto social hanno attivato ogni risorsa disponibile per realizzare l’obiettivo in tempo utile all’avvio della produzione 2024.

La convenzione con il Carcere di Eboli si attua nel quadro normativo previsto dalla Legge Smuraglia (luglio 2000), dal nome dell’avvocato che vinse la battaglia politica per dare attuazione ai diritti costituzionali di reinserimento sociale dei detenuti nelle carceri italiane, e rappresenta una opportunità concreta di formazione e lavoro, nonché di recupero alla vita della comunità.

L’accordo stipulato da ICAB La Fiammante intende raccogliere l’invito all’accoglienza recentemente rivolto alla collettività da S.E. Rev.ma Mons. Andrea Bellandi presso la sede di Buccino e rappresentare un modello per ulteriori realtà imprenditoriali, auspicando una rinnovata attenzione alle necessità di chi vive in condizioni di disagio e marginalità.

Photo credits Casa Circondariale: Comune di Eboli


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