di Antonio Di Spirito
Qualche settimana fa, presso il ristorante Al Ceppo, ho potuto riassaggiare, abbinati a impareggiabili piatti, alcuni vini dell’azienda campana Villa Matilde.
L’azienda fu fondata Francesco Paolo Avallone, stimato avvocato nella zona del mondragonese (l’antico “Ager Falernus”), nonché appassionato di cultura umanistica. Fu così che nel 1963, incuriosito dagli scritti di Plinio, Virgilio, Marziale e Orazio sul vino Falernum, andò alla ricerca delle piante di vite più antiche e che si erano miracolosamente dalla fillossera, per riprodurre proprio quel vino.
Oggi l’azienda possiede due tenute, San Castrese e Parco Nuovo, ambedue dislocate sulle falde del vulcano di Roccamonfina, spento ed inattivo da oltre 50 mila anni, per un totale di oltre 110 ettari, di cui 70 Ha vitati. Dal 2004 l’azienda ha acquisito la Tenuta Pietrafusa di 25 ettari, oggi tutti vitati, in provincia di Avellino, dove si producono i tre grandi vini della denominazione: Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi.
L’azienda è guidata dai figli di Francesco Paolo, Salvatore e Maria Ida Avallone, ma già iniziano a fare capolino i giovani della terza generazione.
Molto sensibile alle politiche ambientali, nel 2009 l’azienda ha avviato un progetto di sostenibilità ambientale, denominato “Emissioni Zero”, con il quale intende raggiungere l’obiettivo di azzerare progressivamente le emissioni di gas serra e produrre vino in maniera eco-compatibile. Si è dotata di un impianto di produzione elettrica – 339 pannelli fotovoltaici installati sui tetti dei 6 edifici aziendali – che producono energia pulita per un totale di 100.000 KWh/anno
I vini degustati.
Matà Spumante Metodo Classico Rosè
Le uve, solo aglianico, provengono dai vigneti di San Castrese – Sessa Aurunca (CE); dopo una soffice pressatura, l’intero grappolo esegue una prima fermentazione alcolica in acciaio a temperatura controllata di 12°C. Viene, quindi, imbottigliato per la rifermentazione e presa di spuma, rimanendo a contatto con i lieviti per 48 mesi. Vengono prodotte circa 15.000 bottiglie. Ha colore molto scarico, la spuma è a grana fine e persistente; i profumi vanno dalla ciliegia al glicine con una leggera nota minerale, coperta un po’ dall’ottima effervescenza; il sorso è leggermente tannico ed affilato, molto fruttato e presenta una importante speziatura in chiusura.
Falerno del Massico Bianco 2020
Abbinato a Millefoglie di fiori di zucca con gelo di peperone.
Questo vino viene prodotto con uve falanghina (biotipo Falerna) provenienti dai vigneti di San Castrese – Sessa Aurunca (CE); dopo la criomacerazione ed una soffice pressatura, il mosto fermenta ad una temperatura di circa 12°C in parte (15%) in anfore di terracotta ed il resto in acciaio.
Profumi di rose bianche, frutta gialla, macchia mediterranea ed una sottile nota vegetale al naso; il sorso si presenta sapido e delicato, speziato ed elegante pur avendo struttura e personalità ben definite; ha una mineralità molto pronunciata.
Vigna Caracci 2017
Abbinato a Vitello tonnato e faggiolini
Le uve, falanghina (biotipo Falerna), provengono da Vigna Caracci, in località San Castrese – Sessa Aurunca (CE), un vigneto di 4 Ha, seguono tre percorsi diversi: dopo la criomacerazione, una parte fermenta in anfore di terracotta di diversa capacità, una piccola parte fermenta in barriques di allier con continui batonnages, ed il resto in acciaio. Solo 7.000 le bottiglie prodotte.
Fiori gialli appassiti, frutta gialla, mineralità di pietra focaia e cenere; al palato porta tanta freschezza, frutta gialla e speziatura; ha un’ottima struttura, deciso e fine.
Falerno del Massico 2017
Abbinato a pennone Verrigni con ragout di vitella e funghi porcini.
Classico blend di aglianico 80% e piedirosso 20%, fermenta in macerazione per circa25 giorni; dopo la fermentazione malolattica la metà del vino matura in barriques di allier e metà in botti grandi di rovere di Slavonia per circa un anno. Le uve provengono dalle vigne di San Castrese e si apprezzano molto bene i caratteri dell’aglianico allevato nel territorio del Falerno: ciliegia, arancia sanguinella, nota affumicata e cenere, ma con il tipico sapore ferroso; nondimeno si possono trascurare i profumi di geranio dovuti alla presenza di un 20% di piedirosso nel blend; il sorso è caratterizzato da una struttura poderosa, da una intensa acidità e da una sottile speziatura; la nota nocciolata lo rende più gradevole, mentre in chiusura si apprezzano note salmastre e iodate. Scorrevole ed elegante.
Vigna Camarato 2011
Abbinato a Tagliata di Petto d’Anatra in salsa di ciliegia e salvia in tempura
Classico blend di aglianico 80% e piedirosso al 20%, questo vino viene prodotto esclusivamente nelle migliori annate con una selezione di uve provenienti da vigna Camarata, sita a San Castrese – Sessa Aurunca (CE). Il mosto fermenta per circa 25 giorni in presenza delle vinacce a temperatura controllata di 25°C. Viene posto, quindi, in barrique di rovere di Allier per una maturazione che dura circa 18 mesi, dove effettua subito la fermentazione malolattica.
Profuma di ciliegia e cenere, note balsamiche, note terrose e liquirizia; il sorso è caldo e vellutato, avvolgente e fresco, con una struttura importante. E’ un vino armonico ed equilibrato, che comincia ad entrare nella piena maturità.
Azienda Vitivinicola Villa Matilde Avallone
S.S. Domitiana, 18
81030 Cellole (CE) Italy
info@villamatilde.it
www.villamatilde.it
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