I vini di Torrevento Vincitori a Radici del Sud 2016

Pubblicato in: in Puglia
Ottagono Nero di Troia Castel del Monte Docg Riserva 2013 Torrevento

di Enrico Malgi

Torrevento di Corato produce più di due milioni e mezzo di bottiglie l’anno su tutto il territorio pugliese ed è sempre attenta alla qualità. A Radici del Sud, due etichette aziendali hanno conquistato ottimi piazzamenti nelle loro categorie di appartenenza: Torre del Falco Fiano Puglia Igt Bianco 2015 e Ottagono Castel del Monte Nero di Troia Riserva Docg 2013. Il primo vino ha conseguito la seconda posizione assoluta da parte della giuria dei Buyers ed il Nero di Troia ha raggiunto il podio più alto, come ha decretato la giuria dei Giornalisti.

Il Fiano è maturato per alcuni mesi in acciaio e vetro. La gradazione alcolica è di appena dodici e mezzo. Il prezzo finale è di 8,00 euro. Fantastico!

Sempre più il fiano pugliese sta diventando simile a quello campano ed in modo particolare a quello del territorio cilentano, perché è spesso coltivato in media collina in prossimità del mare, come nel caso specifico.

Colore paglierino scarico con giovani riflessi verdolini. Il profilo aromatico è caratteristico, connotato com’è da un bouquet varietale molto seducente. In primis risaltano delicati profumi fruttati di mela, pera, mandarino e pesca, intrecciati poi ad essenze floreali di gelsomino ed a suadenze vegetali. L’approccio palatale risulta subito gradevole per un’iniezione di freschezza e di morbidezza. Sapidità, mineralità, succosità e dinamismo fanno da cornice all’accelerazione gustativa. Il finale poi è pervasivo e piacevole. Da abbinare ad un risotto ai funghi (come ho fatto io), formaggi giovani e tagliere di salumi. Prosit!

Il Nero di Troia Ottagono ha sostato per otto mesi in vasche di cemento, dodici mesi in legno grande e poi è stato affinato ancora in boccia per altri mesi. Il tasso alcolico è di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca intorno ai 25,00 euro, ben spesi!

Che dire di questo vino che nel nome ricorda la pianta ottagonale del famoso castello federiciano di Andria e che già conoscevo bene per un precedente assaggio? E’ semplicemente fantastico! E questo se da una parte conferma la progressiva escalation sulla strada della qualità che caratterizza ormai da tempo il Nero di Troia, dall’altro mette in discussione le mie consolidate certezze sulla classifica dei vini rossi pugliesi, che ogni tanto va sicuramente rivista!

Intenso e profondo il colore rubino con chiazze purpuree e sfaccettature ancora violacee ai bordi. Ventaglio olfattivo ampio ed avvolgente, che tiene in ostaggio le narici. Respiri sottoboscosi di ribes, mora e mirtillo; creptii vestiti di rosso di ciliegia e di prugna; tocchi floreali di viola e di rosa; pregnanze speziate di noce moscata, di chiodi di garofano e di anice; ricami odorosi di tostato e di balsamico; infiltrazioni mineralizzanti. L’impatto del sorso sulla lingua è edonistico per volume, complessità, fruttuosità, freschezza, carica glicerica ed eleganza. Trama tannica appena accennata, tanto da accarezzare le papille gustative. Esecuzione perfetta di un vino di spessore, armonico, strutturato ed equilibrato. Retrogusto impareggiabile e traboccante per lunghezza e stratificazione. Da godere ancora per tanti anni. Da preferire su paste al sugo, carne alla brace e formaggi stagionati. Prosit!

 

Sede a Corato (Ba) – S.P. 234 Km 10,600
Tel 080 8980923 – Fax 080 8980944
info@torrevento.itwww.torrevento.it
Enologo: Leonardo Palumbo
Ettari di proprietà: 250, più 200 in conduzione
Bottiglie prodotte: 2.500.000
Vitigni: nero di troia, aglianico, negroamaro, primitivo, malvasia nera, bombino bianco, pampanuto e moscato reale.


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