di Antonella Amodio
Due famiglie: Viscogliosi e i Citerni di Siena e due coltivazioni situate una in Toscana e l’altra nel Lazio, riprendono l’antica usanza dei casati di produrre vino e olio extravergine di oliva. Sotto il nome di Castello Viscogliosi il matrimonio enologico (e non solo quello), avvenuto già da qualche anno, è stato annunciato con la presentazione delle due etichette attualmente in commercio al Castello Boncompagni Viscogliosi di Isola del Liri, un complesso architettonico tra i più belli della provincia di Frosinone, posizionato su un masso di travertino al centro del fiume Liri, formando poi delle cascate alte 27 metri.
Stefano Viscogliosi, dottore commercialista e la moglie Isabella Citerni di Siena hanno realizzato per passione una azienda agricola di 10 ettari, di cui solo 3 impiantati a vigne a ridosso della costa, difronte all’Isola d’Elba, in località Scarlino, in provincia di Grosseto, in una zona protetta e di interesse naturalistico, adottando altresì metodi di agricoltura biologica per la conduzione della vigna e della cantina. La consulenza enologica è a cura di Vincenza Folgheretti.
L’interesse e il richiamo al territorio li ha spinti a puntare sull’uva aleatico col quale attualmente producono un rosato, il Carpiano (in commercio l’annata 2022, € 14,00), dalle note fresche di rosa, di salvia e di menta, con una buona corrispondenza al sorso, conservando acidità e sapidità. Affianca l’aleatico, l’uva merlot, impiegata per l’etichetta Alma (2022, € 18,00) che conquista l’olfatto con le note di more e di visciole, accompagnate da un tocco di macchia mediterranea che trova aderenza al sorso. Ampio all’assaggio e con tannini ancora in evidenza data la gioventù del vino. Tra i progetti della cantina Castello Viscogliosi c’è un bianco realizzato con uve ansonica in purezza.
Particolarmente buoni gli oli, in special modo quello toscano, ottenuto con l’olivastra scarlinese, una tipica cultivar locale dall’aroma molto intenso, che Castello Viscogliosi ha salvato dall’oblio, tanto da essere stato nominato custode coltivatore per conto della regione Toscana. Data la scarsità della produzione, purtroppo, non è sufficiente per la creazione di un extravergine monovarietale.
Castello Viscogliosi
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