di Antonio Di Spirito
Nel 1963 la famiglia Goretti ha acquistato una tenuta sulle colline alle porte di Perugia e che si sviluppa intorno ad una torre trecentesca; la tenuta, estesa oltre i 40 ettari, ricade della denominazione dei Colli Perugini e, per i vitigni a bacca bianca, la produzione più importante è senz’altro legata al grechetto.
La filosofia aziendale è fortemente orientata all’impatto ed alla tutela ambientale, alla riduzione al minimo dell’uso di prodotti chimici, all’utilizzo di energie rinnovabili.
La nascita del Sagrantino e la riscoperta del Trebbiano Spoletino ha portato una intensa vitalità alla vitivinicoltura umbra. Terminata la fase di consolidamento di quelle che sembrano le due più importanti denominazioni, negli ultimi tempi si assiste alla rinascita di alcune denominazioni classiche (anche se erano solo dei vini IGT), non solo quella del Colli Perugini e dei Colli Martani, ma anche Orvieto, Todi, ecc.
In effetti il vitigno grechetto, che è la varietà più diffusa in assoluto in Italia centrale, non è mai stato trascurato dal punto di vista produttivo e, negli ultimi anni, ha avuto una crescita qualitativa molto importante.
Cantine Goretti, ormai alla terza generazione con Sara e Giulia, produce due etichette con il grechetto, alla quale, ultimamente, se n’è aggiunta una terza.
Il primo vino proposto in degustazione è il Grechetto Colli Perugini DOC 2020.
Dopo la raccolta le uve vengono sottoposte ad una breve criomacerazione con ghiaccio secco; segue una pressatura soffice, separazione delle bucce, illimpidimento statico ed inoculo dei lieviti. Il vino resta sulle fecce fini, con continui batonnages, fino all’imbottigliamento.
Molto accattivante al naso, propone un bouquet variegato, che va dalle erbe aromatiche, a profumi penetranti di confetti e mandorle tostate. Il sorso è fresco, affilato, asciutto e speziato; offre tanta frutta a pasta gialla matura ed una nota di mela acerba; è speziato e scorrevole. Ha una beva piacevole ed appagante.
Negli anni ’90 la famiglia Goretti ha acquisito una proprietà di 10 ettari, “Le Mura Saracene”, a Montefalco, dove ha costruito una cantina moderna, dotandola delle tecnologie più avanzate; in questa tenuta vengono prodotte essenzialmente le due etichette previste dalle denominazioni del luogo: sei ettari sono coltivati a Sagrantino e quattro ettari sono riservati al Rosso di Montefalco.
Sagrantino di Montefalco DOCG 2016
E’ un vino strutturato e cupo, ma agile; al naso si fa apprezzare per i suoi profumi intensi di frutta rossa e di carrube, poi la foglia di lauro, le note balsamiche e minerali aumentano il fascino. Il sorso è intenso e complesso, fruttato, sapido e dinamico; il tannino è potente e vellutato; è dotato di ottima acidità, buona persistenza ed una marcata speziatura caratterizza la lunga chiusura.
Negli ultimi tempi, sfruttando l’abilità fantasiosa dell’enologo, Emiliano Falsini, e le peculiarità del grechetto, buona acidità ed importante residuo zuccherino, hanno appena presentato al mercato le prime 60 bottiglie di Alchemia – Metodo Ancestrale.
Le uve, selezionate in vigna (in gran parte il clone di Todi), vengono raccolte con circa una settimana di anticipo per esaltare l’acidità del vino. Prima della fine della fermentazione, quando la caduta degli zuccheri scende tra venti e venticinque grammi/litro, viene abbassata la temperatura del vino, viene filtrato ed imbottigliato; in bottiglia si completa la fermentazione con l’assunzione della spuma. Nel calice porta tanta spuma ed offre profumi di mela cotogna ed agrumi, biancospino e glicine. Il sorso offre un’acidità elevata, ha sapori di frutta gialla, è sapido, speziato e molto persistente.
Cantine Goretti a Pila (PG)
Strada del Pino n.4
Telefono: 075 607316
goretti@vinigoretti.com
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