![Bruno Vespa e Alberto Veneruso patron del GranGusto](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2019/05/Bruno-Vespa-e-Alberto-Veneruso-patron-del-GranGusto.jpeg)
di Antonella Amodio
I vini di Bruno Vespa. Non ha bisogno di presentazione Bruno Vespa, il giornalista italiano che da circa quattro anni è anche vignaiolo in quel di Manduria, in Puglia.
Quello di Bruno Vespa con il vino è un rapporto d’amore, che negli anni lo ha portato a vestire i panni di cronista dei più importanti interpreti del vino italiano, conosciuto attraverso gli insegnamenti di Luigi Veronelli. Negli anni si è trasformato in un appassionato “winelover”, tanto da acquistare cinque anni fa una masseria del ‘500 con 37 ettari di vigne.
“ Una vera follia, una pazzia, considerando la mia non giovane età”, sottolinea Vespa che – con la moglie Augusta Iannini e i due figli – ha scelto la terra pugliese per la produzione dei vini, grazie alle straordinarie condizioni pedoclimatiche delle quali beneficia l’incantevole tacco dello stivale italiano, e per quel sapore antico sospeso tra natura, storia e tradizioni che si respira in quell’angolo del Mediterraneo.
Vespa Vignaioli per passione ha sede nella Masseria Li Reni, che col tempo è stata trasformata in un resort di charm. L’assistenza enologica è affidata a Riccardo Cotarella, che condivide con Vespa il progetto di produrre grandi vini da uve autoctone.
La produzione di trecentomila bottiglie all’anno, destinate a aumentare, è divisa tra spumante metodo classico, vini bianchi e vini rossi venduti in tutto il mondo, da Buckingham Palace alla Tailandia, alla Birmania.
Le uve impiegate sono il fiano salento, il negroamaro, l’aleatico, il primitivo e il nero di Troia.
Nel corso della presentazione, organizzata presso il ristorante Grangusto di Napoli, sono stati degustati cinque vini, contraddistinti da equilibri austeri e sobri, persistenza e vibrante acidità che regalano eleganza. Queste caratteristiche ne fanno vini di grande interesse e piacere sensoriale.
- Noi Tre Spumante Metodo Classico 36 mesi è prodotto da uve negroamaro. Il bellissimo colore rosa cipria anticipa le note di melagrana e viola che si alternano alle nuance vegetale, evidenziate dalle fini bollicine.
- Il Bianco dei Vespa 2018, prodotto da uve fiano in acciaio, ha colore giallo paglierino e si apre lentamente con profumi di mela verde, cedro e fiori di campo, regalando un profilo olfattivo ampio e piacevole. La spiccata acidità e salinità invogliano al sorso.
- Il Rosso dei Vespa 2017 da uve primitivo e con maturazione in barrique per sei mesi, si mostra nel colore rubino intenso. L’esuberante spettro aromatico è giocato su note speziate e frutta rossa, mentre all’assaggio è salino, caldo e con tannini appena accennati. Un vino estremamente piacevole
- Raccontami 2016, prodotto da uve primitivo, sosta un anno in barrique. Il colore rubino molto intenso con unghia granata anticipa il profilo olfattivo ampio e complesso, dove si scorgono profumi di amarena, more, pepe nero e tabacco. All’assaggio mostra equilibrio e freschezza. Un vino dal sorso sontuoso.
- Helena 2015, ottenuto da uve nero di Troia leggermente surmature in vigne di 50 anni di età. Matura in legno never e troncais per 12 mesi. Rubino con riflessi granati. Molto varietale all’olfatto, con precise note di cardamomo, di viola, di marasca, di spezie dolci e balsamico. Salino all’assaggio, avvolgente, caldo e con un lungo finale che regala una nuance affumicata.
Vini di Bruno Vespa
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