di Iranna De Meo
Un percorso sensoriale in cinque imperdibili serate. Un viaggio emozionale alla scoperta dei grandi vini del Vulture, della storia e della filosofia delle cantine che li hanno prodotti e, della cucina dello chef Francesco Rizzuti.
Un’idea originale venuta in mente a due intraprendenti giovani: Feliciano Roselli proprietario della Cantina di Bacco e Giuseppe Misuriello, proprietario dell’Antica Osteria Marconi. L’iniziativa si chiama “Vino e Cucina. Alla scoperta dei sapori della nostra terra”. Far incontrare i produttori e chi, invece, propone quei sapori unici a tavola in un luogo rinomato e frequentato dagli amanti e esperti della cucina, ma non solo. Menzionata sulle maggiori guide eno-gastronomiche, apprezzato dalla critica del settore e dagli chef più gettonati, l’antica Osteria è un punto di riferimento in città per i gourmet. E’ un modo anche per promuovere la cultura del vino da parte di chi, come Roselli, il vino lo vende al dettaglio. <<Le cantine proposte – ha detto Feliciano Roselli – sono quelle che, negli ultimi anni hanno ottenuto riconoscimenti sia dal Gambero Rosso sia dall’associazione italiana sommelier (Ais). Alcune sono tra quelle storiche, altre emergenti>>. Su facebook, il social network più in voga del momento, i due ideatori hanno messo in circolo l’invito e creato un forum di discussione. Giudizio positivo per l’iniziativa. Ieri, primo appuntamento in calendario. A debuttare l’azienda agricola “Bisceglia” di Lavello nata nel 2001, una di quelle giovani, che già si è fatta apprezzare sui mercati che contano. Capitanata da Mario Bisceglia, un passato nel settore food & beverage, la cantina è una realtà dinamica e nuova che propone un assortimento di prodotti di elevato livello. A presentare la gamma dei vini sarà proprio Bisceglia. Degustati il “Bosco delle Rose” Chardonnay 2007, “Armille” Syrah 2006, “Gudarrà” Aglianico del Vulture doc 2005, “Bosco delle rose” Passito da uve moscato e “Bosco delle Rose” Grappa di moscato. Tra i piatti preparati dalla creatività di Rizzuti per la serata, un’acqua sala con uova, rape e pane raffermo. Un piatto tipico della tradizione pastorizia, ma presentato in forma rivisitata. Le altre proposte si potranno lo chef preferisce farle scoprire a tavola. Per ogni serata sarà preparato un menù degustazione abbinato ai vini ed è previsto l’intervento del produttore che parlerà dell’azienda, o dell’enologo, o l’ addetto al settore commerciale. Una cena riservata solo per 40 persone e su prenotazione (tel. 0971.56900). Le portate saranno preparate esclusivamente, come è nello stile dell’osteria, con prodotti de territorio. Protagonista indiscusso sarà comunque l’Aglianico del Vulture, ma anche vini bianchi, spumanti, passiti e grappe. In anteprima nazionale, Cantine del Notaio presenterà “Il Preliminare” ottenuto da uve Aglianico vinificate in bianco. Gli altri appuntamenti sono il 26 febbraio con Terra degli Svevi, il 12 marzo con Cantine del Notaio, il 20 con Paternoster e il 26 con Elena Fucci.
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