I Regali Golosi di Sigrid Verbert, alias Cavoletto di Bruxelles

Pubblicato in: I libri da mangiare

  

Ricette dolci e salate per tutto l’anno
Giunti 2010

 

 Cavoletto di Bruxelles è tornata in libreria. Dopo l’elegante esperienza a-dispetto-del-titolo del Libro del Cavolo, bellissimo viaggio con foto di cibo, ricette e ricordi, pubblicato l’anno scorso con l’editore Cibele, Sigrid Verbert è tornata con quello che sembrerebbe un libro-dono, sui doni, alle migliaia di fan del suo sito.

Già, perchè http://www.cavolettodibruxelles.it– il blog di foto-ricette più cliccato in Italia –  non ha semplici lettori ma veri e propri aficionados. Un fenomeno che andrebbe studiato per la sua semplicità come chiave di successo. Il suo linguaggio è quasi didascalico, a volte solo un po’ sgrammaticato, ma anche i plurali o gli accenti persi per strada non sono mai il vezzo dell’italianizzato che fa finta di non riuscire ad imparare una lingua non sua.

Anzi, Sigrid che ovviamente dal suo blog scrive come parla, trasmette la sua straordinaria capacità di fissare le parole di una lingua esattamente come fa con i luoghi e le cose che fotografa. Già perchè lei, originaria del Belgio e trapiantata a Roma da sette anni, è innanzitutto una foodphotographer eccezionale, bravissima. Difficile non pensare di andare in un posto o provare una ricetta dopo essere rimasti incollati per ore al monitor con le foto dei luoghi e delle cose che dopo ogni suo viaggio trasferisce sul web.

E ciascuna foto è prima un’intuizione, poi un racconto. Poche semplici parole di accompagnamento, le emozioni trasmesse sempre con l’equilibrio delle donne del Nord, mai fuori tono e fuori misura. Ma, allo stesso tempo, mai piatte, mai scontate, mai banali. Esattamente come le sue ricette. Quelle che propone quasi ogni giorno sul web. E che, come racconta lei stessa nella prefazione a questo libro, ha pensato di confezionare come piccoli regali per ogni occasione.

Ha diviso il suo lavoro in nove sezioni golose: i biscotti quotidiani, il cioccolato, il natale, i frutti, l’happy hour, i barattoli dolci, i barattoli salati, i condimenti, le bottiglie. Il risultato grafico è davvero ben riuscito. Le immagini sono molto belle, non tradiscono le aspettative di chi conosce il sito, incuriosiscono anche i non navigatori. L’eleganza e la ricercatezza delle piccole cose, lo studio dei colori, delle forme, dei particolari, le ricette quasi complementari a nastrini, scatole, pacchetti e barattoli. Le treccine greche agli agrumi, le tortine cioccolatose, le dolcezze natalizie del nord Europa, le madeleines, i piccoli cake al formaggio, le creme e i paté, le confetture speziate, le zuppe mediorientali, la marinatura giapponese. In questo libro a catturare  è proprio la cura del bello, la curiosità senza confini geografici o culturali che si trasforma in un biscotto, una crema, una conserva, un condimento. Ricercare, osservare, provare. Il viaggio come mezzo e mai come fine, per tradurre le sensazioni in cose buone. E donarle. Farne, appunto, dei regali golosi.

L’idea, che nell’era degli ipermercati iperglobalizzati finisce per essere rivoluzionaria, è proprio quella del dono personalizzato e pensato, realizzato su piccola scala, unico, irripetibile per definizione. Frutto della cosa più preziosa che oggi si ha: il tempo e della cosa che più stiamo perdendo: la manualità.

Forse sta in questo il motivo del successo di Cavoletto. Dopo solo qualche ora dalla pubblicazione di una sua ricetta sul sito, infatti, si trovano i primi post che dicono «buono!» perchè l’hanno fatto e provato. E dopo qualche frazione di secondo dalla notizia della pubblicazione del libro in tantissimi sono già andati a comprarlo.

Virginia Di Falco


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