Cantine Astroni, Napoli
Via Sartania 48
Tel. 081 588 4182
di Antonella Amodio
Baciata dal mare, animata dal fuoco vulcanico e abbracciata dal mito, Cantine Astroni, alle pendici del cratere degli Astroni, nell’areale della DOP Campi Flegrei, tutela e valorizza i vitigni autoctoni pre-fillosserici rappresentativi del territorio: Falanghina e Piedirosso. Terra tellurica di origine vulcanica, dove il vulcano è tutta l’area dei Campi Flegrei, un territorio che combina storia, mito, archeologia e bellezze naturali che gli Etruschi, i Sanniti e i Romani hanno abitato, lasciandoci in eredità templi pagani, terme e anfiteatri. Una zona che risale a oltre 15.000 anni e che ha lasciato traccia nella presenza del tufo giallo napoletano, la roccia calcarea su cui si poggia la collina di Camaldoli.
Cantine Astroni e le varietà di uve autoctone coltivate
La storia delle Cantine Astroni inizia con la famiglia Varchetta nel 1891, con Vincenzo Varchetta che crea l’azienda portata avanti poi dal figlio Giovanni, fino ad arrivare ad oggi alla quarta generazione con il 1999 che segna la svolta con la fondazione dell’attuale Cantine Astroni, che basa il progetto vitivinicolo alla tutela e valorizzazione della tradizione. Nel contesto di rara bellezza naturalistica e biodiversità, con il clima tipicamente mediterraneo, le Cantine Astroni coltivano vigne terrazzate con uve Falanghina e Piedirosso su suoli vulcanici franco-sabbiosi ricchi di sali potassici che ne tracciano il profilo sensoriale, ottenendo vini autentici ed espressivi. L’ingresso in cantina di Gerardo Vernazzano e di Vincenzo Varchetta, entrambi enologi, segna un cambiamento significativo in termini produttivi, creando vini come Vigna Astroni, Strione, Tenuta Camaldoli e Tenuta Jossa che alzano l’asticella e aprono uno scenario significativo sulle eccellenze dei Campi Flegrei e delle Cantine Astroni. Ma è sui vini definitivi “quotidiani”, quelli d’annata, che emerge la qualità del lavoro svolto fino ad oggi, da dove si evidenzia la capacità di affrontare il tempo senza timori né cedimenti.
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice e Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella
Sapidità e freschezza come signature dei vini e la longevità come caratteristica principale che fa parte del patrimonio genetico delle due varietà di uve, dove concorrono anche il territorio e il lavoro in vigna per il mantenimento nel tempo e la stabilità del corredo aromatico. Nessun invecchiamento, ma maturità espressiva in alcune annate che reca grande fascino, testimoniato dalle verticali di Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice e Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella.
I laboratori di degustazione delle due etichette, a cura di Franco De Luca, responsabile didattica regionale AIS Campania e Gerardo Vernazzaro, moderati da Adele Elisabetta Granieri con la partecipazione di Vincenzo Varchetta, hanno permesso di andare indietro nel tempo con annate memorabili e significative.
Il primo laboratorio di degustazione:
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice: “il bianco figlio del fuoco e del mare” dal 2022 al 2013
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2022
Preludio alla gioventù con il colore giallo verdolino. Profumi di frutta fresca e tocchi di agrumi. Sorso fresco, con evidente trama acida e salinità.
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2021
Giallo paglierino, luminoso. Profumi di mela annurca e pesca gialla. Sorso ampio, salmastro e verticale.
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2020
Paglierino luminoso. Accenno di pietra focaia, albicocca e macchia mediterranea. Dritto all’assaggio, fresco e verticale.
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2018
Giallo dorato. Naso compatto di albicocca e frutto della passione, nuance sulfuree e note fumé. Bocca ampia, fresca e salina.
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2017
Paglierino dorato. Profumi di albicocca disidratata e miele. Fresco, salmastro e molto persistente.
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2016
Giallo dorato. Note di frutta secca: nocciole e arachide. Sorso freschissimo, verticale e sapido.
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2015
Giallo dorato meno intenso rispetto al 2016. Olfatto di zenzero, salvia e miele. In seconda battuta emerge la nota di cherosene. All’assaggio è sottile, verticale e fresco.
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2014
Giallo dorato con nuance ambra. Balsamico, humus e curcuma sono le note olfattive, mentre in bocca c’è morbidezza e sapidità.
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2013
Giallo oro. Profumi di radice di liquirizia, note di grafite e arancia candita. Acidità in primo piano che mitiga la grande sapidità. La chiusura è lunga e persistente.
Chiude la batteria Campi Flegrei Falanghina Cru Vigna Astroni 2019
In questa annata sono stata prodotte 2.600 bottiglie. Ottenuto da un fazzoletto di 1,2 ettari di vigneto alle pendici esterne del Cratere degli Astroni, dove la presenza di potassio è particolarmente rilevante. Un vino molto giovane che si racconta attraverso l’olfatto nelle note di fiori e frutta, di radici e di pietra focaia appena accennata. Il sorso fresco, composto ed elegante è persistente ed è percorso dalla sapidità.
Cantine Astroni, Napoli
Via Sartania 48
Tel. 081 588 4182
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