di Simona Mariarosaria Quirino
Opium è un’essenza, opium è un colore, opium è un cocktail bar. Siamo a Torre del Greco, in un piccolo locale accogliente, nato da poco, dall’idea di imprenditori torresi quali Lualdo Nettuno e Fabrizio Bartiloro che hanno deciso di offrire un nuovo punto di ritrovo alla movida cittadina. Opium mette a disposizione dei suoi clienti una piccola ristorazione accompagnata a vini, ma soprattutto a distillati e cocktail, sapientemente assemblati dal bar manager Emanuele Primavera.
Emanuele fa del suo lavoro una passione e uno studio costanti: “non serviamo da bere, da mangiare, ma serviamo le persone” dice. L’ambiente è accogliente e intimo. Il concetto è quello di un’esperienza che passa attraverso l’abbinamento dei cibi ai cocktail. La ratio è la stessa dei vini: per contrasto o per affinità. Tra l’altro, la miscelazione è fatta anche di vini. Soprattutto passiti e tokai, grande passione di Emanuele. Da apripista ci serve il Nike, un misto di vodka, fiori di rosa e sambuco, più lime. Morbido e profumato al punto giusto per iniziare la nostra esperienza. Si continua con una pinsa romana fatta di Jamon serrano, stracciata di bufala e pomodorini del Vesuvio extra dry.
A seguire, una guancia di angus, schiacciata di patate al tartufo e riduzione al barolo. Per accompagnare il tutto, il French 75, un cocktail a base di gin Mediterraneo, champagne e succo di limone, per sgrassare e degustare senza invadenza. I cocktail e i distillati sono serviti sia nella versione più classica che nelle loro evoluzioni. La cucina è continentale, i drink sono internazionali. Non a caso Emanuele si è formato grazie anche a un’importante esperienza all’estero, in sala, in cucina e al bancone. Dove chi viene beve e racconta storie.
La storia di opium è appena cominciata, i punti di partenza sono già punti di forza, la bravura sarà quella di costruire strada facendo la sua identità, che è light lunch, light dinner, ma soprattutto percorsi da bere e non solo. Anche i cioccolatini che vengono serviti a fine pasto hanno sequenza e criterio per gli ospiti. Tutti capitati in questo locale incuriositi dalla novità, dall’arredo non lasciato al caso, dalla posizione all’interno di un vicoletto del centro città e trattenuti, poi, dalla straordinaria competenza di chi li accoglie e gli racconta con pathos ed enrgia piatti e miscele.
Opium
Seconda Traversa via Diego Colamarino 4, Torre del Greco Na
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