I dieci migliori Supplì di Roma? La classifica del Messaggero

Pubblicato in: Curiosità

di Ilaria Pipola

Questa settimana nella rubrica de “Il Messagero” di Giacomo A. Dente protagonisti sono i Supplì, ricetta tipicamente romana, Le origini però risalgono alla Sicilia, tant’è che con l’introduzione del riso da parte degli arabi nasce la famosa Arancina. La ricetta arriva fino a Roma ed è chiamata “Supplì”, parola che dovrebbe derivare dal francese “surprise”, per indicare la sorpresa del riso all’interno del fritto. La maggior parte dei ristoranti e soprattutto delle pizzerie, a Roma, propongono questo fritto tipico, ma la classifica del giornalista gastronomico è riservata solo a dieci posti. Vediamo quali sono secondo lui i migliori.

Il primo classificato è Arcangelo, a Prati, che propone il piatto chiamato “Supplizio”, a 13 euro, in cui sono presenti supplì e crocchetta ben fritti, con ingredienti di prima scelta, e un croccante con alici di Cetara, per creare contrasto tra i sapori. Il supplì rispecchia perfettamente la tradizione, con “riso tostato, unito alle regaglie di pollo, alla salsiccia e a un’amalgama di parmigiano e pecorino, fritto in extravergine”.

Altro nome importante è Gabriele Bonci, “guru delle farine e della pizza a taglio”, che nel suo Pizzarium, take-away in zona Cipro, prepara per i clienti supplì , a 3 euro, “di potente impatto gustativo”. Il suo tocco è “la miscela di pani grattugiati di diverso spessore nell’impanatura”.

Varietà di supplì a Sforno, terza posizione, zona Tuscolano, in cui la ricetta è presentata in diverse rivisitazioni, dall’Ortolana al Frascati e Porchetta, a 3,00 euro, “senza dimenticare il supplì classico, che si impone con eleganza e leggerezze di tutte le sue componenti”, a 2 euro.

Quarto posto per la famosa pizzeria di Monte Verde, Gatta Mangiona, che oltre la pizza, in menù anche supplì “buono e grintoso, il classico”, a 2 euro, interessanti anche le altre variazioni, come all’amatriciana o alla norcina, a 3 euro.

Nel locale 00100 Pizza, quinto posto, in cui è nato il famoso Trapizzino, i supplì sono un cult. Oltre alla ricetta classica, anche variazioni interessanti come alla ‘nduja o aringa e birra scura o broccoli e salsiccia, a 2 euro.

Sesto posto per il Rosticcerì, a Corso Rinascimento, in cui si trovano, oltre al supplì classico, a 2 euro, “versioni sfiziose di supplì allo zafferano, cacio e pepe, calamari e mozzarella”.

La zona Testaccio si aggiudica il settimo posto con il ristorante Angelina, locale che “spazia dal ristorante alla pizzeria”, si trovano supplì “fragranti e gustosi”, a 1,50.

A Roma Sud, precisamente sull’Ardeatina, si trova La Dea di Roma, ristorante, tavola calda e pizzeria, con in menù un’ ampia variazione di fritti, tra cui il supplì “classico, biondo e molto gustoso”, a 1,50.

Non poteva non essere nella classifica il  locale di Trastevere, chiamato Supplì, nono posto, che presenta la ricetta classica, gustosa, saporita “mozzarellosa”, a 2  euro.

Ultimo posto per il Simposio, noto locale a Piazza Cavour, che tra i vari stuzzichini a disposizione dei clienti, da assaggiare anche la ricetta classica del supplì, “molto concentrato di sapori e aereo come frittura”, a 1.50.

Aggiungerei il ristorante Pucci, a Trastevere, che propone supplì gustosi, saporiti, con una frittura leggera e croccante al punto giusto.

Per l’abbinamento, come indica Dente, sarebbe perfetta la birra, ma anche vini come il Frascati e il Pinot Nero. Suggerirei anche un Lambrusco o un Kerner.


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