di Ilaria Pipola
Sfogliando di sabato il quotidiano Il Messaggero, precisamente in Cronaca di Roma, da qualche settimana il giornalista Giacomo A. Dente ha iniziato una rubrica simpatica, interessante e direi anche utile, su dove trovare le migliori ricette nei locali di Roma, in una classifica che va dal primo posto al decimo. Uscita la prima rubrica ha avuto subito successo, non solo sul cartaceo, ma anche nei social network, tutti incuriositi su dove andare ad assaggiare uno dei piatti tipici romaneschi “la carbonara”, che ha visto primo classificato il ristorante Pipero al Rex, seguito da Roscioli, per poi vedere al terzo posto Arcangelo.
Sabato scorso, invece, è stato protagonista il Club Sandwich, vediamo la classifica:
Secondo il giornalista, il migliore è all’Hotel Eden, con paillard di pollo alla piastra, maionese preparata espresso, pane fragrante, direttamente dalle mani dello chef stellato Fabio Ciervo, a soli 35 euro.
Secondo classificato è l’Hotel Hassler, in cui la cucina è gestita dal giovane chef napoletano Francesco Apreda, che propone un sandwich, di 28 euro, con guanciale, invece che bacon, pane fatto in casa, con le uova di Paolo Parisi, che “accentuano la delicatezza”.
La sala da thè più famosa di Roma, Babington’s, a Piazza di Spagna, aperta nel lontano 1893, è la terza classificata, in cui il sandwich, a 21 euro, con pane e maionese fatti in casa, è proposto in tre versioni: classico o roastbeef, parmigiano e rughetta o uovo salmone e rughetta.
Via Veneto, invece, fa da sfondo al quarto classificato, il famoso Harry’s Bar, con un classico club sandwich, a 18 euro, “croccante al punto giusto”, accompagnato da patatine fritte.
Quinto in classifica è all’Hotel Russie, in via del Babuino, in pieno centro, con un buon club sandwich a 24 euro, per andare al quinto posto, in cui uno dei bar storici di Via Veneto, Doney’s, propone un sandwich espresso e classico, a 18 euro, con la particolarità di una piramide di patatine fritte al centro.
Il settimo posto è dell’Hard Rock Cafè, locale della famosa catena aperta in tutto il mondo, che propone, ovviamente, un sandwich tipicamente californiano a 13, 75 euro.
Certamente meno costoso è il sandwich di Ciampini, a 3, 80 euro, che si aggiudica l’ottava posizione, servito, direttamente al bancone o anche da portar via, con due classici triangoli, farciti con “un mix accentuato di maionese e lattuga”.
Il quartiere Eur è al nono posto con il bar Palombini, con sandwich “caratterizzato per l’aggiunta di una nota elegante di formaggio”, a 4 euro al banco.
Il noto bar dei vip situato in zona Prati, Vanni, è al decimo posto, propone un club sandwich croccante in un unico triangolone, con bacon, al banco a 2, 80 euro.
Giustamente, come scrive Dente, l’ideale da abbinare sarebbe la birra, lui consiglia una Pilsner, dalle piacevoli note amarognole luppolate. Mentre per il vino consiglia le bollicine.
Azzarderei anche qualche vino rosato, profumato, come il Lagrein Kretzer o un Bardolino Chiaretto o altri rosati italiani.
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