di Floriana Barone
“Ogni miele ha un profumo, un aroma, un colore e un gusto diverso: ogni miele è il profumo del fiore e questo avviene grazie alle api”. Francesca Paternoster ci apre le porte di un’azienda che in Italia ha fatto storia: Mieli Thun a Vigo di Ton, dove oggi lavora insieme all’inseparabile sorella Elena.
In questa piccola frazione della Val Di Non, le due giovanissime imprenditrici hanno ereditato l’immenso progetto di Andrea Paternoster, scomparso oltre un anno fa: portano avanti con orgoglio, preparazione e una predisposizione naturale la produzione di mieli monofloreali in purezza, raccolti inseguendo le fioriture nei luoghi incontaminati del Belpaese. Elena si occupa della parte commerciale e Francesca si dedica, invece, alle attività di produzione e formazione.
L’attività di apicoltura dei Paternoster esiste dal 1992: sono stati i genitori di Elena e Francesca a far crescere la piccola attività di famiglia, iniziata con la passione del bisnonno Andrea. Dopo aver frequentato l’istituto agrario di S. Michele all’Adige ed essere diventato apicoltore, agli inizi degli anni Novanta, Andrea Paternoster ha preso in mano le 5 arnie del bisnonno. Oggi le arnie sono 1500, sparse in tutt’Italia. Agli esordi, il progetto di Andrea è partito sulle fioriture del Trentino, come melo e rododendro. Poi, però, Paternoster ha deciso di praticare il nomadismo e di girare le apicolture italiane, cercando siti di raccolta isolati e puri.
Ha iniziato a spostare le api, individuando le fioriture principali, rispettando il ciclo di vita delle api e i tempi di ogni singola fioritura. Ecco perché i mieli Thun sono “mieli nomadi”, figli di una tradizione di famiglia. Nella gestione delle diverse attività, l’azienda si affida ad apicoltori, al bollettino dei pollini, ai decenni di esperienza e alla fitta rete di collaborazioni e conoscenze costruita nel corso del tempo.
Il periodo più suggestivo delle fioriture è quello primaverile: ogni paesaggio è caratterizzato da colori differenti, con sfumature straordinarie per naso e occhi. La raccolta del miele avviene in momenti diversi, a seconda della varietà e della zona climatica. I periodi di raccolta possono cambiare a causa delle condizioni meteorologiche, che possono anticipare o ritardare le fioriture. Quest’anno le fioriture sono state circa una quindicina, ma variano di anno in anno e non sempre i fiori producono nettare. Solitamente la produzione di miele si interrompe a fine aprile, ma esistono alcune fioriture invernali, come il corbezzolo.
La lavorazione dei Mieli Thun
Il processo di lavorazione dell’uomo inizia quando finisce l’opera delle api: subito dopo la fine della fioritura. In primis, l’apicoltore deve assicurarsi che l’umidità sia buona: smielare un miele troppo umido significherebbe andare incontro a fermentazioni. In caso di umidità, si utilizza quindi un apparecchio: il “deumidificatore”, che fa evaporare l’acqua in eccesso dal miele. Una volta che il miele è pronto da smielare, l’apicoltore deve disopercolare i telaini: solitamente questa operazione viene effettuata attraverso uno strumento simile a una forchetta, “grattando” gli opercoli.
I telaini vengono inseriti in posizione verticale in una centrifuga che ruota molto velocemente: sfruttando la forza centrifuga, il miele fuoriesce dai telaini e si spalma sulle pareti della macchina. Poi, viene fatto colare all’interno di un filtro per togliere la cera ed eventuali rimasugli di api e scende nel “maturatore” (ampi contenitori in acciaio Inox) e, successivamente, negli appositi fusti per essere stoccato in un magazzino a temperatura controllata fino al momento dell’utilizzo.
I Mieli Thun e gli altri prodotti di spicco
Per la degustazione dei Mieli Thun è importante avere a disposizione la “Mielicromia”: un “pantone” dei mieli con il quale Paternoster è riuscito a raccontare le curiosità, le note organolettiche, gli utilizzi in cucina, i pollini di accompagnamento, i luoghi di origine e le informazioni botaniche dei fiori. Una vera e propria carta d’identità dei mieli, un libro da lavoro, un prezioso manuale: il racconto dei colori dei mieli è il racconto dei territori italiani.
Abete, acacia, albero del paradiso, bosco, ciliegio, erica, eucalipto, sulla, tarassaco, tiglio o trifoglio: i mieli Thun rappresentano la magia delle api. Il preferito di Andrea era, senza dubbio, il miele di abete. Una passione che si evinceva anche dalla sua mail personale: abete@mielithun.it.
La Quintessenza rappresenta, invece, una sorta di “cru” al quadrato e comprende la fioritura della settimana centrale: è la concentrazione più alta, come la Quintessenza di abete, di acacia o di arancio.
L’idromiele è una bevanda unica, di spiccata acidità, secca, spesso con interessanti note ossidate e rivela sottovoce l’aroma del miele. Per ottenerlo si unisce acqua e miele e si attende che inizi la fermentazione e che gli zuccheri si trasformino in alcool, trascinando con carattere le aromaticità dei mieli di origine. Sono stati realizzati l’idromiele agrumi, l’esuberante e l’idromiele sintesi.
L’idea dell’aceto di miele è nata dai mieli di rosmarino e di melata d’abete. Mieli Thun produce l’aceto di abete e agrumi, disponibili anche spray, di poliflora e di rosmarino.
L’azienda trentina, infine, lavora con numerosi chef di rilievo a livello nazionale, come Niko Romito e collabora anche con grandi forni, quali PezZ de Pane a Frosinone, il panificio Davide Longoni, il Forno Brisa, la Pasticceria Besuschio 1885, l’Antico Forno Roscioli e Triticum Micropanificio Agricolo di Roma.
Mieli Thun
Str. Conte Zdenko Thun, 8
38010 Ton (TN)
Negozio e uffici: dal lunedì al venerdì, dalle 08.00 alle 17.00
info@mielithun.it
Tel. 0461 657929
Per info e shop online: www.mielithun.it
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