
di Marco Galetti


Riflessione domenicale e motivo di spunto, interroghiamoci.
Non andate in pizzeria di sabato sera, l’allegra compagnia è un conto, il delirio è un’altra cosa.
Non prenotate, accontentandovi, quando vi dicono che c’è il doppio turno.
Non tornate in quelle pizzerie dove il servizio è inesistente, dove sembrano insofferenti ancora prima di essersi fermati al vostro tavolo per prendere le ordinazioni.
Non mangiate, per fame&disperazione, pizze improponibili fredde, bruciate o non cotte.
Non andate in quei posti dove il cornicione è imperforabile e potrebbe con ogni probabilità risultare, eufemisticamente, poco digeribile.
Non dite non avevo fame quando (e se) vi chiedono perché l’avete avanzata dopo qualche morso e più di un sorso per mandarla giù.
Non accettate, l’inaccettabile, il cornicione leopardato è una cosa il cornicione quasi totalmente bruciato è un’altra.
Non si deve pagare una pizza tutta nera sotto, rimandatela al mittente, il pizzaiolo ripetente va bocciato, eventualmente, anzi sicuramente.
Non accettate di stringervi al tavolo, allargate i vostri orizzonti, lo spazio è vitale.
Non si può mangiare un pomodoro acido né un fiordilatte deludente e non filante.
Non tornate dove il coperto, ho scoperto, costa quasi come una marinara.
Non fanno una marinara come si deve, perché insistere…
Non è concepibile che vi portino la birra dopo trenta secondi e la pizza dopo sessanta minuti.
Non è giusto far sempre finta di niente e accettare a malincuore pseudo dischi volanti per preservare una parvenza di armonia al tavolo, molte pseudo pizzerie giocano su questo.
Non tenete in corpo e in gola educate ma ferme rimostranze, fatele, prima verbali e poi scritte.
Non pretendete l’impossibile ma il minimo è d’obbligo.
Non dimenticatevi di lasciare la mancia a chi la merita e tornate in quei posti dove lavorano con passione e si scusano se capitano inconvenienti inevitabili che diventano trascurabili quando i titolari, i camerieri e i pizzaioli che hanno lavorato per voi sono belle persone che, come tutti, possono sbagliare.
Non smettete di cercare forni del cuore e pizze che lo riscaldano il cuore… e se non li trovate andate a casa di Mimmo di sabato sera.
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