di Marco Galetti
… aspetto che il buon Giorgio…
…dopo aver raccolto i germogli del luppolo selvatico, del pungitopo e, sul Monte Albenza, asparagi selvatici, esca dal pollaio col suo prezioso carico.
Riflessione, considerazione e segnalazione ai naviganti: oltre la splendida veranda della foto in apertura c’è l’orto, c’è il pollaio con le galline di tante razze diverse, ci sono le erbe spontanee.
Non tutto però cresce spontaneamente senza il contributo essenziale e plurisettimanale di Giorgio che, a dirla tutta, credo si dedichi quotidianamente ai suoi animali e alla sua terra, il piatto che ho messo sotto i denti e sotto immortalato è un vero esempio di dedizione a chilometro zero, anche la polenta, che completa il piatto, viene prodotta col mais della Trattoria, questo è il valore aggiunto, la certezza dell’origine, se poi ci sono anche cura, attenzione nella presentazione e nell’esecuzione l’ospite si rende conto di aver puntato il dito su un piatto semplice eppure raro e questo è motivo di meditazione.
L’uovo in cereghino, con le erbe spontanee di cui sopra e l’immancabile polenta simbolo di un territorio e della Trattoria Visconti di Ambivere
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