![Le Macine, l’antico frantoio](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2024/04/2f06d08d-c46b-4918-9b34-a39a46b82f05-jpg-e1713089512186.webp)
di Marco Galetti
Succede.
Capita raramente ma succede.
Si esce a pranzo, senza particolari aspettative e dopo il caffè, quando si arriva ai titoli di coda, ci si rende conto che l’esperienza non ha fatto una grinza.
Un piacevole e semplice, ma raro, percorso netto che chiede di essere raccontato, così che altri possano farne tesoro.
Come si farebbe con un amico, con la massima onestà intellettuale possibile, cercando l’essenza, limitando le descrizioni tecniche troppo particolareggiate e gli aggettivi che vogliono stupire, cercando, semmai, di trasmettere a chi ci ascolta le stesse sensazioni provate ieri a Marina di Ascea.
Varcata la soglia del Ristorante Le Macine siamo stati accolti con gentilezza dal titolare, Luciano Ferolla, che dopo averci indicato un bel tavolo spazioso, ci ha fatto accomodare e ci ha lasciato nelle mani di Oreste, suo genero, che ci ha seguito con attenzione durante tutto l’arco del pranzo.
Oreste è stato un perfetto padrone di casa, presente e mai invadente, ha proposto, consigliato e descritto sempre in punta di piedi, facendo in modo che potessimo assaporare piacevolmente e serenamente le varie portate che ci sono state servite con i tempi giusti e, soprattutto, alla corretta temperatura di servizio.
Siamo partiti con un piatto inappuntabile di carciofi stufati (amorevolmente puliti come a casa) e gamberi, a seguire alici mbuttunate e fritte, imperdibili per freschezza, golosità e leggerezza, ha chiuso il trittico degli antipasti un assaggio di saporiti gamberi gratinati che, giustamente, per non mortificare la materia prima, sono stati appena scottati.
Buono, ben presentato e, soprattutto, delicato seppur ricco, il risotto alla pescatora, un piatto che spesso rischia di andare fuori controllo e di arrivare al tavolo con sapidità in eccesso.
Abbiamo concluso un pranzo di gran soddisfazione con un assaggio asciutto, bollente e profumato di frittura di paranza.
Passata a nuttata ho controllato la cartina al tornasole che mi ha consentito di esprimere con serenità un giudizio sull’esperienza vissuta a Marina di Ascea, digeribilità assoluta, freschezza del pescato, cotture espresse, curate, ben eseguite
Profondo rispetto nel trattare la materia prima che viene dal mare, direttamente proporzionale al rispetto nel trattare il turista innamorato del Cilento che viene dal profondo Nord, augh.
Ristorante Le Macine
Via Grisi 14
84046 Marina di Ascea SA
Tel 0974 972142
Dai un'occhiata anche a:
- Il mondo del vino al femminile: le figure italiane coinvolte nel settore 10| Sara Cintelli
- Il mondo del vino al femminile: le figure italiane coinvolte nel settore 8| Betty Mezzina
- Cinque pagine di O Globo su 50 Top Pizza America Latina
- Il mondo del vino al femminile: le figure italiane coinvolte nel settore 12| Leila Salimbeni
- L’uomo cucina, la donna nutre – 10. A Montemerano la bistellata Valeria Piccini del ristorante Da Caino
- Donne produttrici: il vino italiano al femminile 34| Marianna Annio
- Fabrizio Mellino, un matrimonio tristellato
- I miei migliori morsi del 2024 in ordine di apparizione: 014 gli sfizi alla Tavernetta di Vallo della Lucania