Voglia di rosato, a secchiate, a canna. L’estate è forse la stagione migliore per questo bellissimo vino. La Campania non è rinomata in questa tipologia ma ha alcune chicche in grado di competere bene con le migliori espressioni italiane. Vediamo quali.
1- Irpinia Rosato Visioni 2017 doc
Feudi di San Gregorio
Quando una grande azienda lancia un progetto in cui crede non c’è trippa per gatti. In questo caso c’è il restyling della bottiglia e del nome, al sorso il vino si presenta ricco, energico, con una buona freschezza, veloce e scattante. Color cipolla, una buona versione da uve aglianico. Da spendere su una quantità infinita di piatti di terra e di mare, anche su crudi marinati.
www.feudi.it
2-Vetere Paestum igt 2017
San Salvatore 1988
Un gran bel rosato decisamente affidabile. Il rimando dolce che in genere segna i vini di questa cantina di successo in questo caso appare perfettamente centrato perché seguito da buona sapidità e freschezza. Insomma, un vino ben eseguito, non a caso qui la mano è di Riccardo Cotarella. Il Vetere è ormai un simbolo dell’estate pestana, fa aperitivo ma anche a tutto pasto
www.sansalvatore1988.it
3-Costa d’Amalfi Rosato 2017 doc
Apicella
La stagione siccitosa ha fatto bene alle uve piedirosso e sciascinoso già abituate al caldo. Dunque un bicchiere tradizionale di un territorio ad esprimere questa tipologia, anzi, un tempo famoso per questo. Al naso bella frutta rossa, al palato il sorso è decisamente sapido e fresco, lungo, pulito, molto preciso. Un rosato elegante ma che al tempo stesso ha molto carattere.
www.giuseppeapicella.it
4-Costa d’Amalfi Tramonti Rosato Getis 2017 doc
Reale
Proprio il caso di dire: poche ma buone. La siccità ha picchiato duro anche in queste valli che dal Valico di Chiunzi portano a mare, e lo storico blend di piedirosso e tintore di questa azienda quest’anno non supera le 4000 bottiglie. Ma come al solito il risultato del lavoro dei fratelli reali in vigna e dell’enologo Sebastiano Fortunato è decisamente affidabile e gradevole. Anzi, imperdibile
www.aziendaagricolareale.com
5-Aglianico del Taburno Marosa 2017 docg
Nifo Sarrapocchiello
Pochi lo sanno ma in Campania cè una delle pochissime docg rosato: è l’Aglianico del Taburno. Da sempre l’interpretazione di Nifo, da uve aglianico ovviamente, ci piace per la sua eleganza e capacità di avvolgere la frutta in sentori balsamici piacevoli e rinfrescanti. Il sorso è austero, secco, senza mediazioni dolciastre,il finale piacevolmente amarognolo.
www.nifo.eu
6-Aglianico del Taburno Le Mongofiere a San Bruno 2017 docg
Fattoria La Rivolta
Restiamo in questa denominazione sannita con un’altra etichetta che noi amiamo molto, il bel rosato di Paolo Cotroneo che sta dall’altra parte del fiume rispetto a Lorenzo Nifo. Vincenzo Mercurio riesce ad ottenre un rosato come piace a noi, deciso ma non esuberante, misurato, dai buoni sentori di frutta rossa al naso e il sorso sapido, fresco e soprattutto dissetante.
www.fattoria.larivolta.it
7-Paistom 2017
I vini del Cavaliere
Un altro rosato ottenuto da uva Aglianico nell’areale di Paestum, molto interessante, leggermente più carico rispetto ai sanniti ma ugualmente beibile e gradevole. Un ottimo sorso rinfrancante caratterizzato dalla freschezza e dalla sapidià che rendono questo rosato particolarmente abbinabile a ogni tipo di piatto. L’annta si presenta in ottimi equilibrio.
www.vinicuomo.com
8- Denazzano 2017
Maffini
Altra piccola chicca quasi introvabile che vogliamo segnalare affinché resti agli atti che Luigi Maffini davvero quest’anno non ha sbagliato un solo colpo. Il suo rosato, sempre da aglianico, è infatti segnato da un naso carico di frutta rossa e macchia mediterranea, un ottimo e corroborante sorso, un ottimo equilibrio tra alcol e acidità. Un rosato anche da conservare.
www.luigimaffini.it
9-Lacryma Christi rosato 2017 doc
Cantina del Vesuvio
Questo per berlo dovete prendere l’auto salire sul Vesuvio, godervi il panorama con vista sul Golfo e lasciarvi andare a uno spaghetto o auna parmigiana. Maurizio Russo vende solo in cantuba e ul suo rosato è decisamente caratteristico, segnato da una grande sapidità e frescezza, ottenuto da uva piedirosso. Ottima l’interpretazione 2017 di Antonio Pesce, bravo enologo di territorio.
www.cantinadelvesuvio.it
10-Irpinia Rosato Lacrimarosa 2017 doc
Mastroberardino
Chiudiamo come abbiamo aperto, cioé con l’aglianico dell’Irpinia vinificato in rosato, un pratica poco diffusa sul territorio ed è un peccato perché questp vitigno si presta molto bene anche in questo segmento. Un rosato color cipolla, poco esuberante al naso, austero e deciso al palato con un allungo finale leggermente e piacevolmente amarognolo che lo rende adatto all’abbinamento.
www.nastroberardino.com
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