di Marina Alaimo
Cap’alice è l’eno osteria del momento, in via Bausan, in questo delizioso angolo di Napoli che raccoglie i locali in della città. Ha portato una ventata di novità e soprattutto di cultura enoica tra le tante proposte in zona ormai troppo convenzionali. Pico, alias Michele Palermo, ha qui dato forma al progetto lungamente immaginato di coniugare la grande passione per il mondo del vino, con il piacere della convivialità e la sua formazione da architetto.
Ha curato personalmente lo stile e gli arredi ed ogni angolo del locale racconta dei suoi viaggi tra vigne e cantine di ogni tipo. Lo accompagnano in questa dolce avventura Mario Lamberti in sala e lo chef Mario Laina.
Maria Ida Avallone non a caso ha scelto di presentare qui alcune annate dei suoi crù Caracci Falerno del Massico bianco e Camarato Falerno del Massico rosso. La sua azienda ha scritto pagine importanti della vitivinicoltura campana in quella Campania Felix dalla storia enologica imponente.
I romani andavano letteralmente matti per il Falerno, ritenuto un vero e proprio status symbol della classe patrizia. Cap’alice è strapieno in questa occasione un po’ perché il pubblico ormai ha piena fiducia nelle proposte di Pico, un po’ perché sanno che i crù di Villa Matilde, declinati nelle diverse annate, sapranno riservare emozioni intriganti.
Le uve utilizzate per la produzione di entrambi i vini provengono dalle vigne storiche dell’azienda, lungo il vallone che dal monte Massico, nella zona di San Castrese a Sessa Aurunca, scende verso il mare. Si comincia con il Caracci, la vigna del carroccio, dove sono impiantate le viti di circa cinquant’anni di falanghina del biotipo falernina. Prima annata nel bicchiere è la 2008, ultima annata in commercio. E’ una falanghina atipica, polposa, ricca nei profumi e nel corpo, di gran carattere ed eleganza.
Segue il millesino 2007 che esprime ancora grande vigore sia al naso che al palato. E poi il Camarato, la vigna dell’ammore, splendido crù di Falerno del Massico rosso che ha saputo esprimere tutto il vigore dell’aglianico e la mineralità dei suoli nelle annate 2005, 2003 e 2001.
Quest’ultima ha chiuso meravigliosamente la serata, ostentano sicurezza e verve giovanile ad ogni sorso.
Cap‘alice è in via G. Bausan, 28. Napoli. Telefono. 081 1916 8992. www.capalice.com
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