I Borboni
Via E. De Nicola, 7
81030 Lusciano (Ce)
Tel. 081.8141386 – Fax: 081.8129507
www.iborboni.it
info@iborboni.it
Ettari Vitati: 12 di proprietà
Enologo: Gianluca Tommaselli
Agronomo: Dino Barra
Allevamento e densità di impianto: alberata, silvouz; 1.800 ceppi per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: vulcanico sabbioso ricco di potassio e fosforo
Produzione kg/pianta:5 kg. per pianta
Esposizione vigne: sud-sud ovest.
Epoca di impianto delle vigne: 1970
Altezza media: 70 – 80 metri sul livello del mare
Lavorazione del terreno: solo vangatura biennale
Concimi: sovescio
Trattamenti: rame e zolfo
Conduzione: lotta integrata
Lieviti: selezionati
Mercati di riferimento: Campania, Italia, Giappone, Stati Uniti, Norvegia, Germania, Francia
Bottiglie totali prodotte: 100.000
Percentuale di uve acquistate: 20%
Uve coltivate: asprinio
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LA STORIA
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La famiglia Numeroso è alla quarta generazione di produttori nel territorio dell’asprinio di Aversa. Sono da tempo l’unica famiglia ad aver portato avanti questa antichissima tradizione vitivinicola e si deve a loro il fatto che l’asprinio sia arrivato ai giorni nostri. Proprio negli anni settanta l’asprinio ha conosciuto un momento di forte crisi dovuto alla chiusura dello stabilimento Buton che qui, nel decennio precedente, produceva con quest’uva bianca grandi quantità di Vecchia Romagna e Maximillian, praticamente assorbiva tutta la produzione viticola. Gli agricoltori della zona si sono trovati ad affrontare una forte crisi economica e, considerando che tutto l’areale viveva principalmente della produzione di uva asprinio, il problema ha riguardato l’intero territorio che è piuttosto esteso. Su consiglio della Regione Campania, moltissimi hanno espiantato le bellissime alberate per coltivare alberi da frutto. Nel 1977 Nicola Numeroso sceglie di dare una giusta dignità all’asprinio di Aversa impegnandosi a migliorarne la qualità, con metodi innovativi applicati sia in vigna che in cantina. A Lucignano c’è il palazzo storico di famiglia risalente al 1200 sotto il quale è possibile visitare l’antica cantina scavata del tufo che raggiunge i tredici metri di profondità. Molte case del centro storico sono concepite in questo modo, proprio come ad Aversa ed anche a Napoli: praticamente sotto il circuito di case si sviluppa una città sotterranea ricavata dal vuoto lasciato dall’estrazione del tufo utilizzato per costruire le abitazioni. La cantina quindi si sviluppa su tre livelli che insieme agli spazi stretti rendono difficile il lavoro. Ma i Numeroso hanno scelto di rimanere qui, nel rispetto delle proprie radici, organizzando tutto con grande cura. L’azienda I Borboni è quindi custode dell’antica tradizione dell’asprinio che, pur essendo un vino interessante e dalla storia importante, è comunque poco conosciuto e sempre in bilico per il numero esiguo di bottiglie prodotte.
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LA VIGNA
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L’alberata aversana è l’antico metodo di allevamento dell’asprinio, che disegna un paesaggio incantevole in questi luoghi da più di 2000 anni. La vite si “marita” agli alberi fino a raggiungere l’altezza di circa 15 – 16 metri, secondo un’antica usanza etrusca. E’ quindi particolarmente suggestiva la vendemmia degli uomini ragno in bilico sulle alte scale sottili, ognuna costruita per il singolo vignaiolo calcolando la distanza tra un piolo e l’altro corrispondente esattamente alla lunghezza della sua gamba, perché possa bene incastrarla e mantenere quindi un buon equilibrio. Le mani devono essere libere, quindi niente cesoie, ma solo la corda della féscina, la cesta a cono, di castagno, con la quale si riversa l’uva raccolta sul terreno, senza mai scendere dalla scala. Ovviamente la presenza dell’alberata è minoritaria rispetto ai filari allevati a silvouz, in quanto l’azienda già dagli anni settanta ha puntato ad una produzione di qualità, l’unica strada che possa far tornare i conti a fine anno.
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I VINI
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Asprinio Frizzante
Uve: asprinio
Fascia di prezzo: 10 euro
Vinificazione: acciaio, metodo Martinotti
Bottiglie prodotte: 12.000
Uno spumante semplice, dal perlage sottile con profumi intensi di agrumi e crosta di pane, piacevole nella spinta freschezza.
I Borboni Brut
Uve: asprinio
Fascia di prezzo: 10 euro
Vinificazione: acciaio, metodo Martinotti
Bottiglie prodotte: 30.000
Il vino sosta in autoclave sulle fecce fini per almeno sei mesi. Ha profumi intensi di mela verde e agrumi e un tocco piacevole di salvia. Uno spumante che può accompagnare l’aperitivo in maniera molto piacevole, fresco e lungo nei toni agrumati.
MillesimatoSpumante Asprinio extra brut 2005
Uve: asprinio
Fascia di prezzo: 13 euro
Vinificazione: acciaio, metodo Martinotti
Bottiglie prodotte: 7.000
Rappresenta la giusta strada per dare ragione all’uva asprinio, particolarmente indicata per la spumantizzazione grazie alla sua notevole spinta acida. La sosta di 12 mesi sui lieviti rende fine e intenso sia gli insiemi di profumi che il perlage. E’ intrigante al naso con i suo sentori di nocciola tostate, susina, buccia di bergamotto e salvia. Il sorso esprime grande energia sulla spinta vivace della freschezza che risulta ruvida al palato.
Asprinio di Aversa Vite Maritata 2013
Uve: asprinio
Fascia di prezzo: 8 – 10 euro
Vinificazione: acciaio, metodo Martinotti
Bottiglie prodotte: 20.000
Nel nome ricorda l’antica usanza etrusca di maritare la vite agli alberi componendo festoni che raggiungono i venti metri di altezza e formano tra i filari una lunga parete verde. E’ il vino fermo base dell’azienda che presenta una certa complessità sia di profumi che al palato. Al naso rimanda bei profumi di pera e agrumi con sottile tocco di aneto. Il sorso ha materia ben sostenuta dalla freschezza vivace. Da bere a tutto pasto.
Asprinio di Aversa Santa Patena 2011
Uve: asprinio
Fascia di prezzo: 14 euro
Vinificazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 2.000
E’ di credenza comune che l’asprinio sia un vino molto semplice e da bere giovane. Assolutamente falso e l’azienda lo dimostra ampiamente già con l’etichetta base Vite Maritata. Santa Patena è la contrada di Giugliano dove ci sono i vigneti dell’azienda, tutti compresi in un solo corpo. A questa etichetta viene dedicata una maggiore cura nella selezione delle uve e nella vinificazione con l’intenzione di concedere al vino il massimo dell’espressività e le spalle giuste per affrontare i tempi lunghi. Il vino affina dodici mesi sui lieviti e altri dodici in bottiglia. Ne ottiene un corredo di profumi pieno ed elegante. Al naso esprime una buona mineralità e sentori di frutto della passione, pepe bianco e bergamotto. E’ complesso al palato, intrigante, ruvido nella freschezza tagliente.
Numeroso igt Campania 2010
Uve: aglianico
Fascia di prezzo: 8 – 10 euro
Vinificazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 5.000
E’ un rosso che punta alla bevibilità. Ha i profumi tipici dell’aglianico giovane, quindi ciliegia croccante e pepe nero. Il sorso è gradevole per il corpo sottile e la buona freschezza.
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CONCLUSIONI
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Sicuramente questa azienda è il riferimento per quanti amano l’Asprinio d’Aversa perché sin dall’inizio lo ha interpretato in modo essenziale e semplice. Non aiutano in questi ultimi anni la reputazione del territorio mentre questo storico vitigno ha sofferto la “concorrenza” della falanghina. Ma proprio per questo la scelta del profilo aziendale è encomiabile: sono ormai più di due decenni che troviamo queste etichette e dalla loro affidabilità bisogna ripartire per rileggere la grande storia dell’Agro Aversano.
Marina Alaimo
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