di Bruna Sapere
Ci siamo o, meglio, ci risiamo. Dopo il lancio dei Nutella Biscuits da parte della Ferrero di cui abbiamo già parlato, a fine Novembre il brand Barilla annuncia l’imminente arrivo dei nuovissimi Biscocrema Pan di Stelle, nati proprio per contrastare, più o meno velatamente, il successo scontato – se pur non immune da una pioggia di polemiche – dei biscotti griffati Ferrero.
A partire da gennaio, ecco far capolino sugli scaffali dei supermercati i Biscocrema, ma senza troppi fuochi d’artificio, senza il diluvio di foto sui social e la corsa all’ultima confezione che hanno contraddistinto l’acquisto dei Biscuits; insomma un ingresso senza infamia e senza lode, come avrebbe commentato mia nonna.
La lotta che vede andare allo scontro cuori vs stelle, sembrerebbe avere già un vincitore su carta.
Vediamo dal punto di vista pratico.
La confezione, che riporta in bella mostra la dicitura “senza olio di palma”, ha le stesse sembianze della più nota versione classica, ma in questo caso è rigida e contiene al suo interno 6 monoporzioni con due biscotti ciascuna, a dare l’idea della praticità per un consumo veloce in qualsiasi situazione. L’intera confezione ha un peso di 168 g contro i 304 g dei Nutella Biscuits, ma ad un prezzo quasi raddoppiato, visto che i Ferrero sono etichettati a circa 2,99€ contro un importo che varia dai 3,00€ ai 3,40€ per i Barilla. E dire che già i Nutella Biscuits ci erano sembrati un po’ cari.
Il biscotto è formato da una base di frolla al cacao e nocciole italiane e un cuore di crema Pan di Stelle sormontato da un disco di cioccolato che riporta, al centro, una stella bianca di crema al latte.
L’odore è quello di cacao. Il morso regala un divertente gioco di consistenze: si rompe il disco, si affonda nella crema – non particolarmente generosa – e si arriva alla frolla ben friabile. La crema Pan Di Stelle, complice anche la presenza della frolla sottostante, al palato sembra una normalissima crema di nocciole. Al gusto non si avverte affatto la stella bianca, che quindi ha solo uno scopo decorativo. La crema di nocciole si percepisce solo timidamente e per tempi ridotti, perché il cacao predomina prepotentemente. Questo monotono allungo gustativo, supportato dall’idea del pacchetto monoporzione, non invita a mangiarne più di un paio.
Con i Nutella Biscuits, invece, sebbene molto più dolci – troppo dolci per qualcuno e, al limite dello stucchevole, per altri – si rischia di cadere nel gioco della ciliegia – uno tira l’altro – probabilmente dipeso dalla “cazzimma” della Ferrero, specialista di quei mix di sapori che sanno ipnotizzare i più piccini.
Con queste premesse, i Biscocrema sono destinati a diventare un po’ la Cenerentola della situazione.
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