Presentata ieri al Country Sport di Avellino la nuova guida dell’ “associazione di transumanza enogastronomica” a guida di Carmine Fischetti che la presiede sin dalla nascita nel 2006 . Le novità della nuova edizione 2011/ 2012 sono l’ingresso in guida, per quanto concerne l’Irpinia, del ristorante La Ripa situato nel borgo medioevale di Rocca San Felice e de La Locanda dell’Arco in via dell’Arco di Zampaglione nel cuore di Calitri. Con questa edizione, l’associazione, si è anche aperta ad alcuni ambasciatori dell’irpinian food nel mondo, consentendo l’entrata in guida di tre nuovi ristoranti : il ristorante L’Ulivo a Zurigo, il Ristorante Sole” nel canton Ticino, ambedue in Svizzera, ed il ristorante Piccola Irpinia a Roma.
La manifestazione si è aperta con una conferenza stampa nella quale il presidente Fischetti, patron insieme ai fratelli Puccio e Nicola del ristorante “Oasis Antichi Sapori” ha presentato ai giornalisti ed al pubblico i nuovi entrati in guida, non senza essersi soffermato sulla mission dei Mesali, da lui individuata nella riscoperta, attraverso una “transumanza enogastronomica”, di luoghi, paesaggi e sapori, di un territorio che ha molto da dire.
Nel corso dell’incontro, particolare attenzione è stata dedicata alle vibranti prefazioni della nuova guida. La prima, gli scout di territorio a cura di Luciano Pignataro, nella quale il giornalista fa risalire la rinascita della ristorazione irpina agli anni ‘ 90, in coincidenza e stretta correlazione con quella vitivinicola . L’altra chiave del rinnovato successo della ristorazione Irpina, sempre secondo Pignataro e anche per Pompeo Limongiello, titolare e chef del ristorante L’Incanto di S. Andrea di Conza, intervenuto nel dibattito, è l’interpretazione del ruolo del cuoco, che oltre a saper fare bene il proprio lavoro deve essere anche uno scout di sapori…soprattutto quando si opera in territori ricchi di giacimenti gastronomici come l’Irpinia…”, insomma si alla esaltazione della vena artistica dello chef, ma partendo dalla scoperta e riscoperta di prodotti e sapori che sono l’anima e la cultura del territorio.
La seconda, invece, partorita dal noto paesologo Franco Arminio, mette in evidenza la stretta correlazione che c’è e ci deve essere tra ristorazione del territorio e territorio stesso, con i suoi paesaggi, i suoi monumenti, la sua storia, anche quella enogastronomica.
“ L’associazione dei Mesali – scrive Arminio – ha questa missione : portare a tavola persone curiose di esplorare un territorio bellissimo come l’Irpinia e allo stesso tempo di trovare cibo buono, cucinato con estro”. Alla conferanza stampa è seguita la degustazione di straordinari piatti di cui vi diamo ampio resoconto fotografico, preparati dagli chef dei Mesali con i prodotti tipici dell’Irpinia. Ultima nota, la gara per il miglior presenzialista dell’anno: in finale Raffaele Vitale di Casa del Nonno 13 e Ciro Picariello dell’omonima cantina…chi la spunterà? Ah, coda della manifestazione, alle tre di notte , con penne per tutti alla “che c’è rimasto” by Jenny Auriemma-Pisaniello con qualche tuffo finale in piscina (che pazzi questi chef !!!).
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