Hotel Ristorante Posillipo a Gabicce Monte: fuori dalla pazza folla

di Francesco Messina

Pare che l’estate finisca intorno al 20 settembre. In Romagna l’estate sa essere chiassosa, piacevolmente chiassosa, con maggior vigore e ritrovate fantasie dopo i grigi mesi pandemici.

Capita non di rado di sentire il bisogno di respirare altrove, di vedere tutto da un altro punto di vista. E non serve mica una meta esotica, basta prendersi del tempo, poco, mezz’ora, e ci si ridesta in un’atmosfera rarefatta, senza sabbia e senza stelle, sospesi tra cielo e mare, al confine tra Romagna e Marche.

Siamo a Gabicce Monte: Hotel Ristorante Posillipo, gestito dalla famiglia Arduini.

L’incipit del racconto è in due immagini, uno strascico d’estate che invade gli occhi dal balcone della camera e dal solarium.

C’è già voglia di sera, di cena, e tra un bagno rigenerante e un aperitivo, la cucina inizia a rilanciare promesse olfattive da mantenere al palato, con sfrontatezza, considerata la presunzione del cliente di pretendere conferme senza concedere stupore.

La sala ristorante è la stessa dell’anno scorso, di due anni fa, ora che ci penso anche di tre anni fa. Il tavolo aspetta in lontananza, con il suo proverbiale ed elegante minimalismo in barba al dilagare di locali nuovi (senza novità) che versano calici di vino su tavoli di “design” (o di catalogo?).

Ci si accomoda, e il servizio comincia la sua danza: arrivano i panificati di produzione propria, la carta dei vini (vastissima, in modalità tablet), che suggerisce di cominciare con un democratico Soutiran, e a stretto giro l’entrée rappresentata da un delicatissimo passatello in brodo ristretto di pesce.

Sono già arrivate le prime conferme (v. sopra), non resta che proseguire, the show must go on, e in tema di must, arriva il crudo, con la sua presentazione classica e a lato qualche dettaglio. Il crudo unisce l’eccellenza locale (e.g. scampi) a quelle italiane (e.g. cozza pugliese) e straniere (immancabili ostriche d’Oltralpe).

C’è ora voglia di fare sul serio: tagliatella, of course. Perché al Posillipo non si produce soltanto il pane, ma anche la pasta fresca. Le “tagliatelle con calamaretti, scampi e vongole”, sono un burro di mare che si disfa al palato come un’onda sulla riva. Il titolo è didascalico, e non si fa quel madornale ma diffuso errore della ristorazione romagnola di massa di citare lo scoglio, perché di scogli all’orizzonte manco l’ombra.

Il palato è ormai allenato, coccolato e viziato: vuole struttura, vuole fibra, vuole combattere. Si passa in rapida sequenza a “ventresca di tonno rosso siciliano cotta a bassa temperatura, verdure in agrodolce, estratto di vitello” e “tagliolino di calamaro, passatina di patate al limone e ragù di molluschi”: corposi, sapidi, goduriosi, da rimestare e mangiare ad ampi bocconi.

Qualche ardito sprovveduto potrebbe pensare di fermarsi, di accontentarsi di un caffè. Ma al Posillipo non si fa soltanto pane e pasta, si produce anche la migliore pasticceria del territorio. La clientela affezionata (tutto sommato di nicchia rispetto ad altri ristoranti più modaioli della costa) si caratterizza per una totale dipendenza dal carrello dei dolci freschi.

Se non ci fosse stato già un discreto pasto, si potrebbe osare e assaggiare perversamente l’intero spettro cromatico, olfattivo e palatale di questo spettacolo zuccherino e provocante. Ci si limita al numero perfetto, tre, da sinistra a destra un crescendo di intensità a partire da un elemento sgrassante (mera illusione): monoporzione esotica, bavarese pistacchio e lampone, gianduia.

Dopo una serata del genere, alla notte non si chiede certo un sogno, per pudore.

Il risveglio è dolce, ce n’era bisogno perché forse l’estate sta finendo, stavolta davvero. C’è di nuovo la pasticceria artigianale del Posillipo: a sinistra la carta e a destra parte della carrellata, con le principali note di merito riservate alla fragranza del Kranz e alla struttura della crema del croissant.

La bocca è dolce, il cervello ossigenato. Si ritorna in camera per un ultimo saluto. All’estate romagnola, all’estate italiana, che pare stia finendo ma tornerà. Come un grande classico, come la cucina del Posillipo.

 

Hotel Posillipo – https://www.hotelposillipo.com/en/

Via dell’Orizzonte, 1, 61011 Gabicce Monte PU


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