di Tonia Credendino e Ornella Buzzone
C’era una volta, secoli e secoli fa, un pacifico popolo che viveva nella città di Suessola, in una verde vallata, un terribile incendio, causato dalla guerra tra Longobardi e Saraceni, alla fine dell’800, cambiò le sorti dei suessolani. Parte di essi si rifugiarono sul monte Argentarium, dove c’era un castello, successivamente distrutto da Re Ruggiero alla vigilia del suo rientro in Sicilia nel 1135.
Gradualmente il popolo degli arienzani scese a valle e qui, forte delle esperienze vissute, costruì le case all’interno mura fortificate. Nacque così, nel 1154 la Terra Murata, che rappresenta il nucleo più antico dell’attuale città e che, nei secoli conobbe dominazioni e guerre, pace e splendore, giungendo a noi nella sua struttura originaria.
L’antica città di Arienzo è ancora qui ed ancora la vita continua all’interno di Terra Murata, non ha conosciuto lo scempio edilizio e la distruzione del territorio, anzi ha provveduto alla sua difesa è rimasto un piccolo paese, i cui abitanti sono dediti soprattutto all’agricoltura e alle piccole attività imprenditoriali e artigianali.
La Terra Murata, inserita tra i beni del FAI è un’area che vive un momento di rinascita e riscatto, noi siamo rimaste colpite dalla bellezza autentica del centro storico, è tangibile lo sforzo dell’amministrazione comunale (sindaco Giuseppe Guida) che sta lavorando per creare occasioni di aggregazione e di divertimento con iniziative da vivere all’aperto, nelle strade e nelle piazze del territorio comunale, musica e tradizioni locali sono al centro dell’attenzione.
Lungo la Via Annunziata, che parte dalla storica Piazza Lettieri, di fronte alla bellissima Chiesa SS. Annunziata, c’è una deliziosa Hosteria, gestita dalle sorelle Arricale, Andrea Rosa e Francesca.
Dopo diverse esperienze professionali tra i ristoranti di Caserta e non solo, Andrea Rosa decide un anno fa circa che era arrivato il momento di mettersi in giorno, una giovanissima chef, solo 26 anni ma un’enorme passione e determinazione.
La cucina dell’Hostaria Ara, si basa su piatti della cucina tradizionale, persegue la tipicità e stagionalità dei prodotti.
Dove un tempo c’erano le stalle oggi sorge il ristorante, la sala è finemente arredata e conserva alcune delle mangiatoie originali. Fil rouge del ristorante è il legame tra antico e moderno, presente anche a tavola con un menù che propone in chiave moderna i piatti della tradizione, sapientemente abbinati ai vini del territorio.
Qua si mangiano piatti che ormai è molto difficile trovare, si spazia dagli antipasti fritti fatti in casa, al baccalà fritto con peperoni, sublime la parmigiana a sei strati con provola e scamorza.
A seguire un variante della classica aglio, olio e peperoncino con profumo di limoni e tarallo sbriciolato e un must della cucina tipica, la genovese, delicata ed equilibrata.
Tra i piatti della casa non potevano mancare le polpette al sugo e i polipetti alla luciana ma il baccalà è arte di Andrea Rosa, in tutte le versioni, dai quadrotti ripieni alla versione fritta olive e capperi.
Nonostante sia un’osteria semplice, nei piatti, dagli antipasti ai dolci, la cura, la presentazione, il bilanciamento dei sapori sono quelli di un ristorante di categoria superiore.
Anche i dolci sono fatti in casa, ogni giorno una nuova proposta, noi abbiamo apprezzato sia il tiramisù in barattolo che il crumble con crema e frutti rossi.
Sono già pronti i menu di Ferragosto di mare e di terra, per info e prenotazioni, sulle loro pagine social @hosteriaara.
Una chicca da notare durante la vostra passeggiata ad Arienzo sono le panchine con le dediche musicali, tra cui quella di Pino Daniele: “Ma poi ce stai tu, tu sì o rummore int è piazz ca nun sent cchiù”.
Hosteria Ara
Mar – ven aperti a cena
Sabato e domenica, pranzo e cena
Tel 0823520828
Via Annunziata 25 27, Arienzo Ce
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