Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista: 5/5. Naso 25/30. Palato 26/30. Non Omologazione 31/35
Sono Taurasi dai tempi lunghi e per fortuna sono la stragrande maggioranza di quelli in circolazione. Capostipite di questa impostazione è Carmine Valentino che riesce sempre a centrare bene il rapporto tra legno e frutto, soprattutto in annate particolari.
Questo è sicuramente un buon esempio. I fratelli Gerardo e Michele, subentrati al padre Antonio che ha fondato l’azienda nel 1990, dal 2003 hanno deciso di etichettare e imbottigliare per sottrarsi alla schiavitù delle oscillazioni del mercato e sembrano aver imbroccato la strada giusta mantendo un giusto rapporto tra la qualità e il prezzo.
Siamo sulle colline che circondano il capoluogo irpino, da sempre vocate soprattutto alla coltivazione del fiano, piantato su terreno argilloso a Parite, Sale, Taverna a quota 500 metri, così come l’aglianico, presente a Sale, Sant’Angelo e Casino. Le uve a bacca rossa hanno una bassa resa per ettari, meno di 50 quintali.
L’azienda è stata ben organizzata, con una piccola saletta degustazione e ampio spazio per far riposare il Taurasi che scollina dalla confinante Lapio. Ci è piaciuto l’equilibrio, la freschezza, la chiara percezione di amarena e sottobosco, la lunghezza, la chiusura pulita. Un gran bel Taurasi, decisamente giovane a poco più di sei anni dalla sua uscita.
Sede a Candida, contrada Taverna. Tel. 0825.988434. www.vinicontrada.it. Enologo: Carmine Valentino. Ettari: 10 di proprietà. Bottiglie prodotte: 60.000.
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