di Bruno Petronilli
Uscire dal duopolio Uliassi/Cedroni è difficile per molti gourmet, in particolare per il sottoscritto. Ma per una volta Senigallia l’abbiamo vissuta a 360°.
Ecco la cronaca di una settimana idilliaca alla ricerca dell’anima golosa di una piccola/grande città di cui siamo innamorati.
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Lunedì
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Su consiglio di Mauro Uliassi (che ne è un fedele avventore) iniziamo il nostro tour da un minuscolo locale del centro storico, il Nana. D’estate questo piccolo e delizioso bistrot si amplia con i molti tavoli all’aperto che vivacizzano la bella via Carducci: pochi piatti, variati di continuo, bella mano, semplicità e idee chiare. Ottime le presentazioni e prezzi onestissimi. Di rilievo la carta dei vini, personale e ricca di spunti interessanti. I 3 migliori assaggi:
Risotto Acquarello canocchie e zucchine
Tempura di gamberi, alga nori e fiori di zucca
Tartare di Tonno rosso “Balfegò”, avocado e sesamo
Nana, Via Giosué Carducci 19, tel. 071/64999 – prezzo medio 3 piatti 40 euro circa
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Martedì
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Nonostante il desiderio di emancipazione non possiamo ovviamente sottrarci a dedicare una serata a Mauro Uliassi: cosa dire (per evitare di apparire scontati) di uno chef straordinario, per tecnica, cultura, bravura e estro? Che nelle infinite frequentazioni del suo atelier abbiamo assaggiato in pratica tutti i piatti degli ultimi anni, godendo della sua straordinaria capacità di parlare al mare e alla caccia con una sicurezza e una creatività uniche. Lo sfidiamo a sfoderare qualche piatto d’antan e rimaniamo semplicemente folgorati dal suo Guazzamollo di scampi e cozze, annata 1993: una concentrazione di sapori disarmante, una tecnica culinaria sopraffina, crea dipendenza vera. I 3 migliori assaggi:
Guazzamollo di scampi e cozze (1993)
Calamaretto Rimini Fest (2008)
Tagliatelle di seppia, con pesto di alghe nori e quinoa fritta (2004)
Ristorante Uliassi, Banchina Di Levante 6, Tel. 071.65463, prezzo medio 130 euro
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Mercoledì
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Entriamo nel cuore di Senigallia, Trattoria Cibo e Vino. Locale minimal, piccolo e intimo, semplicissimo e accattivante. Qualche tavolino traballante sulla tranquilla via Fagnani, molti sorrisi, poche parole e molti fatti: ogni piatto è diretta conseguenza del mercato del pesce di Senigallia, trattato con rispetto e gusto: materie prime strepitose, come delle indimenticabili Canocchie bollite da primato. Concentrarsi su più assaggi golosi proposti a prezzi risibili. I 3 migliori:
Canocchie bollite
Pane e sgombro
Sardoni di lampara spinati e gratinati, limone e pomodoro
Trattoria Cibo e Vino, Via Fagnani 16/18, Tel. 071.63206, felici con meno di 30 euro
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Giovedì
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Ci consigliano il Pagaia, storico locale di fronte al Porto e a circa 60 metri da Uliassi. A vederlo esternamente non ci avremmo mai messo piede: impostazione anni ’70 del classico ristorante di pesce delle città adriatiche, dall’arredo alla concezione dell’infinito menù, bustine di fazzoletti profumati d’ordinanza. E avremmo preso un abbaglio colossale se non ci fossimo andati: al Pagaia si mangia benissimo, pur nella classicità assoluta delle preparazioni qui sanno il fatto loro, dagli antipasti ai primi alle grigliate, ai fritti. Unica fondamentale precauzione: le porzioni sono in pratica doppie rispetto al normale, se ordinate tre piatti rischiate (come noi) di esplodere (soprattutto con le paste). Limitatevi. I 3 migliori assaggi:
Gnocchi alle pannocchie
Il Fritto
Chitarra agli scampi con cozze e vongole
Ristorante Pagaia, Via Bovio 1bis, Tel. 071.7922557, prezzo medio, limitandosi, neppure 40 euro).
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Venerdì
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Per la legge gourmet vigente a Senigallia, se vai da Uliassi non puoi non visitare Cedroni, e viceversa. Località Marzocca, prosecuzione naturale del lungomare Mameli. La cifra stilistica dell’altra parte della luna senegalliese è il segno distintivo di uno Chef intimo e riflessivo: ci facciamo guidare dal suo percorso mentale e gastronomico, cercando di indagare piacevolmente la sua visione di una cucina modernissima e personale. Alla fine una graditissima sorpresa, un dessert appena creato che entrerà presto in carta: Strudel di fichi, salsa di fichi verdi e latte di soia, semplicemente divino. Al pari dei piatti numero 2 e 3. Eccoli:
Strudel di fichi, salsa di fichi verdi e latte di soia
La “Cassouela” di pesce con fagioli e salsiccia
Ostrica con ciliegie, fegato grasso e caramello al lampone
Madonnina del Pescatore, Lungomare Italia 11, Tel. 071.698267, prezzo degustazione 130 euro
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Sabato
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Chiudiamo la settima ritornando nel cuore di Senigallia per conoscere un locale aperto da pochi mesi: Ferro e Fuoco. Fin dai primi assaggi ci sorprende la mano di uno Chef giovane e capace: Paolo Ferretti, allievo dello stesso Mauro Uliassi per 5 anni, ma anche del grande Vincenzo Cammerucci (ha insegnato a cucinare a generazioni di cuochi). E’ bravo Paolo e siamo certi che il suo locale avrà il successo che merita: piatti d’ispirazione classica, tecnicamente perfetti, equilibrati e gustosi. Ne avremmo segnalati almeno 6, ma ecco i 3 migliori:
Passatelli con gamberi e la loro bisque
Coniglio disossato in potacchio
Il Fritto
Ferro e Fuoco, Via Marchetti 39, Tel. 071.65336, prezzo medio 40 euro
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Domenica
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Lasciamo mestamente Senigallia con alcune certezze assolute:
– Mauro Uliassi e Moreno Cedroni sono due fenomeni, punto e basta.
– Oltre a loro due Senigallia è una città dove si mangia divinamente.
– Abbiamo segnalato 6 locali, ma sicuramente, con qualche giorno in più a disposizione, la lista sarebbe stata molto più lunga.
– In questo breve tour la cosa più sorprendente è la maturità gastronomica di una cittadina così piccola: nulla appare banale o scontato.
– I ristoranti erano pieni, anche in un periodo considerato di bassa stagione: si consiglia di prenotare per tempo.
– Non vediamo l’ora di ritornarci…
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