Articolo aggiornato: Firenze in 24 ore: cosa mangiare tra lampredotto, pizza, gelati e dolci lontano dai turisti
Passando davanti alla stazione Leopolda ho notato che fervono i preparativi per la presentazione delle guide de l’Espresso 2016 (vini e ristoranti): domani
saranno premiati i migliori Vini ed i migliori Ristoranti d’Italia, un evento, giunto oramai alla 13esima edizione, che richiama, a Firenze, i protagonisti dell’enogastronomia italiana d’eccellenza.
Quali sono le novità, in città, e quali sono i posti che consiglierei – al netto dei ristoranti sui quali evito di esprimermi in questa sede – per chi è di passaggio in città e, magari, ha voglia di un bel gelato o di provare il lampredotto, tipico cibo da strada fiorentino, o di una pizza fatta ad arte o di un eccellente pezzo di pasticceria?
Ecco quindi una lista, ragionata e vissuta in prima persona da fiorentino trapiantato in città oramai da quasi vent’anni, di posti mangerecci da non perdere e facilmente raggiungibili anche a piedi, rimanendo nel centro storico di Firenze.
Appena arrivati in città, con il treno, c’è da perdersi tra le delizie di Luca Mannori: da pochi giorni è operativo il visionario ristorante bar pizzeria FRATELLI CUORE, nella ex sede della biglietteria internazionale, all’uscita della stazione di Santa Maria Novella (sul lato dove si fa la fila dei taxi, per intenderci). Orario continuato 24 ore su 24 (la cucina e la pizzeria fanno sosta dalle 5 del mattino alle 11 del mattino), il bar pasticceria SEMPRE aperto (non è un errore, proprio così) offre una selezione dei prodotti di Luca Mannori, pluripremiato pasticciere pratese autore – in collaborazione con Luigi Biasetto e
Cristian Beduschi – della torta SETTE VELI®: a tutti coloro, e non sono pochi, che non sanno o magari hanno provato le numerose imitazioni omonime suggerisco di provare questo capolavoro indiscusso della pasticceria con cui il team italiano vinse, nel 1997, la coppa del mondo di pasticceria a Lione (il team Italiano fu il primo non francese ad aggiudicarsi il titolo, nella storia di tale prestigiosa competizione) sottolineando il concetto che si tratta di un marchio registrato e che quindi non può esser usato se non dai legittimi licenziatari (Beduschi, Biasetto, Mannori).
Altra pasticceria artigiana, in pieno centro – a pochi passi da piazza Pitti e dal fiume Arno – a meritar di esser menzionata è DOLCISSIMA FIRENZE di Alessio Lai in via Maggio 61r.
Basta, per ora con i dolci: passiamo al lampredotto.
A Firenze ognuno ha il suo preferito, io ne citerò alcuni meritevoli e garantiti
– Da Nerbone (al pian terreno del Mercato Centrale, aperto fino a verso le 14)
– Marione, il trippaio di Porta Romana
– il trippaio del Porcellino in piazza del Mercato Nuovo (meglio conosciuta come loggia del porcellino) di Orazio Nencioni (cugino del preclaro Luca Cai, che prima di approdare alla ristorazione formale in piazza della passera, operava proprio in questo chiosco).
Magari non tutti sanno cosa sia, per cui eccovi gi approfondimenti sul lampredotto.
Dopo il lampredotto ci sta bene un bel gelato, vi pare ?
Inizio citando la più storica della gelaterie, attualmente alla terza generazione: Vivoli in Via dell’Isola delle Stinche, 7/r a due passi da piazza Santa Croce.
Nel pieno centro, tra piazza della Signoria ed il Ponte Vecchio c’è una dépendance di Carapina, in via Lambertesca (la sede centrale ove si effettua anche la produzione e’ un po’ fuori del centro storico, in piazza Oberdan: comunque raggiungibile a piedi).
In oltrarno, nel quartiere di San Frediano, c’è la Sorbettiera di Antonio Ciabattoni: un ottimo gelato che vale la passeggiata verso piazza Tasso, zona meno battuta dai turisti ma non meno affascinante.
Ritornando verso il centro, a due passi dal museo dell’Accademia, c’è Arà è Sicilia: gelato alla ricotta imperdibile, ma qui trovate anche il salato (arancini e non solo) e la pasticceria (cannoli, cassate) nonché granite di pregevole fattura; qualche prodotto di Arà è disponibile anche al primo piano, ristrutturato da poco più di un anno, del Mercato centrale di San Lorenzo con cuientriamo nel capitolo PIZZA!
In attesa che Giovanni Santarpia riparta con la sua nuova avventura fiorentina, conviene ripassare questo articolo in cui si citava, già, il recentemente trispicchiato Romualdo Rizzuti che opera al primo piano del mercato nella pizzeria SUD.
Da citare anche, sottolineando che non si tratta di pizza napoletana, la DIVINA PIZZA di Graziano Monogrammi & famiglia: in borgo Allegri angolo via dell’Agnolo, a breve distanza da piazza Santa Croce.
Infine, novità recentissima di questi giorni: avvisato da un amico son passato a vedere ed a testare di persona la nuovissima pizzeria a due passi – letteralmente – da piazza della repubblica, in via del Campidoglio 8R che si chiama Briscola – Pizza Society. Estetica molto moderna, filiazione di un locale già operativo a Milano, la pizza è valida (il pizzaiolo era in forza alla pizzeria Vesuvio, che avevo recensito per i Cento di Firenze) sia pur non economicissima. Da tener sott’occhio.
Magari non vi sarà bastata la degustazione dei vini premiati dalla guida de L’Espresso: le enoteche con mescita, che, per me, sono di riferimento in città sono le Volpi e l’uva a due passi da Ponte Vecchio e Pitti Gola e Cantina, nella omonima piazza proprio di fronte a Palazzo Pitti, ove potrete anche sbizzarrirvi con vecchie annate di vini pregiati, servite a bicchiere. Menzione anche per la Casa del Vino di Gianni Migliorini, in Via dell’Ariento, 16r nei pressi della Basilica di San Lorenzo (e del mercato centrale).
Chiudiamo in dolcezza citando una delle mie pasticcerie preferite: Dolci e Dolcezze, in Piazza Cesare Beccaria, 8r. Ci vado spesso e non mi stanco di ripassarci per vedere qual è la proposta del giorno e se ci sono le mie monoporzioni preferite.
Benvenuti, quindi, a Firenze: città di cultura e storia antica, dove si mangia bene a patto di conoscere i posti giusti!
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