Enzo Vizzari: la Campania è la regione emergente
Massimiliano Alajmo di Le Calandre affianca Fulvio Pierangelini e Gianfranco Vissani al vertice della top ten della Guida de l’Espresso-Ristoranti d’Italia 2007, la prima a uscire nella tradizionale rassegna autunnale dei baedeker della cucina italiana. Dalla Guida – giunta alla ventinovesima edizione (pp. 814; 20 euro) – esce un quadro complessivo della cucina e della ristorazione italiana che, pur nella “protratta e pesante crisi economica”, si mostra vitale, ricca di fermenti, moderna e aperta sul mondo.
<Ma soprattutto – dice Enzo Vizzari, curatore della Guida, in edicola da mercoledì 4 ottobre – si rafforza e si sviluppa la “nuova cucina italiana”: quella che “rinnova e arricchisce nel segno della continuità e niente affatto della rottura” l’immagine di qualità e di prestigio che negli anni ’80 e ’90 è stata costruita da chef storici come Marchesi, Pinchiorri, Santini e altri. E di questa “nuova cucina italiana”: Alajmo, Pierangelini, Vissani, Beck, Cracco, Ciccio Sultano, sono gli esponenti di punta. Tutti legati ai prodotti del territorio, dotati di una “forte e precisa identità”, sperimentatori innati. In questo quadro a livello regionale la Campania sembra la regione più effervescente, dove una folta pattuglia di cuochi giovani e intraprendenti si sta affiancando alla tavole più affermate>. La riprova è nel riconoscimento a Rocco Iannone di Pappacarbone a Cava de’ Tirreni quale giovane emergente dell’anno.
Ma il primato dell’insieme dei punti, più i tradizionali cappelli, spetta alla Lombardia che ne porta a casa ben 13. Nelle grandi città si continua a mangiare meno bene (e a prezzi più alti) che in provincia, ma i migliori segnali di rinnovamento e varietà di offerta arrivano da Roma. Cresce la voglia di trattoria ed osteria “con cucina immediata, pulita”. Continuano a svilupparsi fra i giovani il modello delle Enotavole e dei wine bar.
A sorpresa, però, la pasta, e anche il riso, riguadagnano terreno rispetto alla fusion e all”etnico, al crudo di pesce, alla tartare di tonno che oggi sembra diventato il piatto nazionale. Nota dolente i prezzi: stabili ma troppo spesso alti senza giustificazione prova ne sia che nella Guida scende il numero dei ristoranti contrassegnati dal salvadanaio cioé quelli dove si può mangiare spendendo entro i 30 euro. (Ansa)
Ecco la lista
1) 19.5 e tre cappelli: – Gambero Rosso, San Vincenzo (Li) – Le Calandre, Rubano (Pd) – Vissani, Baschi (Tn)
2) 19 e tre cappelli – Enoteca Pinchiorri, Firenze – Hotel Cavalieri Hilton La Pergola, Roma
3) 18.5 e tre cappelli – Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio (Mn) – Osteria La Francescana, Modena
4) 18 e tre cappelli – Cracco-Peck, Milano – Miramonti L’Altro, Concesio (Bs) – Perbellini, Isola Rizza (Vr).
Oltre a Pierangelini, Pranzo dell’anno, la Guida ha assegnato altri premi: tra questi, Maitre dell’anno e Simone Pinoli della Pergola di Roma, ristorante di Heinz Beck. Giovane dell’anno é Rocco Iannone di Pappacarbone di Cava dei Tirreni (Sa). L’Assobirra ha incoronato come ‘amici della birra’ tre ristoranti: Antica Trattoria Monte Costone di Galliate Lombardo (Va); Il Postale di Città di Castello (Pg) e Oasi della birra (Roma).
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