di Antonella Amodio
Non sono solo un intreccio di tralci le Alberate Aversane, con l’uva asprinio che penzola da oltre 15 metri di altezza e che si lega alla storia millenaria della regione Campania e in particolare a tutto il fertile territorio dell’Agro Aversano, ma è storia, leggende e tradizioni che raccontano la sua evoluzione nel corso del tempo. Le prime tracce risalgono all’epoca romana, quando Plinio Il Vecchio menzionò un vino asprinio prodotto nella fertile pianura campana, poi nel Medioevo e a seguire nel Rinascimento, quando l’Asprinio d’Aversa consolidò la sua presenza sulle tavole della popolazione locale, grazie ai monaci che contribuirono alla coltivazione e preservarono le tecniche di vinificazione, fino ad arrivare alla nobiltà che apprezzò e ne incoraggiò la produzione. L’Asprinio d’Aversa non è solo un vino, ma una testimonianza della ricca eredità enologica della Campania, incarnando tradizione e innovazione. L’Alberata Aversana, la famosa vite maritata e gli ipogei di tufo dove far maturare il vino, sono una parte emozionale del vino stesso, che nei secoli hanno modellato il paesaggio aversano. Abbiamo tracciato la prima guida del vino eroico che ha rischiato l’oblio se non fosse stato per la caparbietà e la testardaggine di alcuni produttori che non si sono arresi davanti ai costi altissimi della coltivazione e della lavorazione e hanno continuato a mantenere vivo il vino asprinio. Basti pensare che negli anni ’90 i viticultori erano 5, nel 2005 qualcuno in più e oggi circa 18. La grande degustazione di qualche giorno fa, ad Aversa, nel cuore della denominazione, con la presenza di 17 produttori, sottolinea la ricchezza del vino Asprinio, con un movimento che inizia pian piano ad alimentare i cuori anche dei winelovers e con una produzione che attualmente sfiora le 315.000 bottiglie (Doc e fuori dalla denominazione), rimanendo ancora una piccola nicchia della Campania e del mondo vitivinicolo.
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Cantine Caputo 1890
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Si tramanda da quattro generazioni l’azienda di famiglia fondata nel 1890, puntando da sempre ad interpretare la ricchezza della biodiversità enologica della Campania e in particolare senza mai abbandonare la produzione dell’Asprinio d’Aversa. Oggi con la consulenza enologica di Fabio Mecca, la gamma dei vini è una sintesi tra il rispetto della tradizione enologica e l’adozione delle più moderne tecnologie, riuscendo a produrre vini di alta qualità.
Numero di bottiglie prodotte: 60.000
Via Garibaldi, 64 Teverola Tel. 081 3532031
Già proprietari nel ‘700 di venti ettari di asprinio d’Aversa nella forma di allevamento di vita maritata a pioppo, la famiglia Numeroso si dedica esclusivamente a rivendere le uve ottenute dalla paziente cura delle viti secolari, fino ad arrivare ai primi anni del ‘900 rifornendo uve all’azienda Buton per la produzione di brandy. Sulla fine degli anni 70 i Numeroso avviano le prime sperimentazioni sulla spumantistica con ottimi risultati e nel 1983 arriva grazie a loro la DOC Asprinio di Aversa. Carlo e Nicola, cugini, sono oggi alla guida della storica cantina che affina i vini nella grotta ipogea scavata a 20 metri di profondità.
Numero di bottiglie prodotte: 50.000
Via E. De Nicola, 7 Lusciano Tel. 081 8141386
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Cantine Magliulo
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Con sede a Frignano, nel cuore dell’area della produzione dell’Asprinio d’Aversa, la famiglia Magliulo è storica nella produzione di vino da Alberate Aversane, che matura poi nelle profonde grotte scavate nel tufo ad una profondità di circa 14 metri, fatte costruire alla fine dell’800 dal bisnonno dell’attuale proprietario, che diede inizio alla produzione e commercializzazione del vino. Le generazioni successive hanno raccolto le precedenti esperienze apportando nuove tecniche di coltivazione e vinificazione.
Numero di bottiglie prodotte: 25.000
Via G. Manna, 29 Frignano Tel. 081 8900928
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Salvatore Martusciello
La famiglia Martusciello ha sempre creduto ai cosiddetto “Vitigni minori”, in special modo all’Asprinio d’Aversa, che da sempre lega questa tipologia alla cantina di Quarto. Oggi Salvatore e sua moglie Gilda sono l’emblema della caparbietà produttiva, incarnando la tradizione e la classicità come pochi altri produttori rischiano a fare.
Numero di bottiglie prodotte:13.000
Corso della Repubblica, 138 Pozzuoli Tel. 348 380 98 80
Solo la passione può spingere professionisti in altri settori a riprendere la coltivazione di uve che avessero un legame con il territorio, iniziando dal pallagrello, poi il casavecchia ed infine all’asprinio. Nella tenuta di San Giovanni Paolo, sulle colline caiatine, il vitigno asprinio d’Aversa si esprime con caratteri molto particolari, marcando però il suo dna nella nota di freschezza e verticalità.
Numero di bottiglie prodotte: 19.000
Via Barraccone, 5 Caiazzo Tel. 0823 679087
Alberto Verde è il proprietario di Drengot, con sede in località Arena, a Cesa, cittadina del casertano ai margini di Napoli, conosciuta per le cantine di tufo che sono parte integrante del centro cittadino. Drengot ha scelto con coraggio di utilizzare esclusivamente uva Asprinio proveniente dai pochi ettari
rimasti e coltivati ancora secondo la tradizione della Alberate Aversane.
Numero di bottiglie prodotte: 20.000
Via delle Viole 12, Aversa e la cantina in localitа Arena, Cesa. Tel 081.5048160
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Masseria Campito
Masseria Campito, con sede a Gricignano di Aversa, nella terra vota all’Asprinio d’Aversa e ricadente nei comuni della produzione, ha impianti a spalliera, e da qualche hanno ha ripreso la coltivazione dell’Alberta Aversana. Una produzione artigianale oggi gestita dal giovane Paolo Saviano.
Numero di bottiglie prodotte: 22.000
Via Casolla, 55 Gricignano di Aversa Tel. 0815027540
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Vitematta Cantine
La Cantina “Vitematta” si estende su circa 1400 mq di un antico cortile, di proprietà della famiglia Letizia, situato nel cuore della città di Casal di Principe e le uve di asprinio viengono trasformate e affinate in grotte secolari scavate nel tufo tipiche dell’Agro Aversano, con la caratteristica umidità, con la luce e la temperatura ottimale per una corretta conservazione e maturazione del vino.
Numero di bottiglie prodotte: 21.000
Via Treviso I Traversa, Casal di Principe Tel. 081 892 3880
La famiglia Cosentino è proprietaria dell’azienda che si trova a Casal di Principe ed è proprietaria di diverse Alberate Aversane, inoltre mira alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione paesaggistica nella produzione dell’Asprinio d’Aversa che per adesso è rappresentata solo da due etichette.
Numero di bottiglie prodotte: 30.000
Sede a Caserta a Via Lorenzo Maria Neroni, 7 Tel. 350 0589919
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Palazzo Marchesale
Le famiglie Benfidi e Vanacore sin dai primi decenni dell’800 iniziarono la produzione del vino Asprinio proveniente dai terreni di loro proprietà, a Villa di Briano, nella terra che separa la parte costiera della Campania Felix dall’entroterra, in passato appartenente alla cosiddetta Terra di Lavoro situata al centro di un agglomerato chiamato Agro Aversano. Ed è in queste terre che l’uva asprinio ha trovato il suo habitat ideale, con la tipica coltivazione ad alberata e con viti maritate che tolgono il fiato per la bellezza.
Numero di bottiglie prodotte:7.800
Via Apuleio 26 Villa di Birano Tel. 3381829872
Giuseppe Luongo di Succivo è proprietario ed enologo della cantina, che ha ripreso vita dopo un salto generazionale, dopo tre generazioni di tradizione di asprinio. Così, da qualche anno, Giuseppe si prende cura della vigna ad alberata del nonno, alla quale è affiancata un vigneto a cordone speronato, a spalliera, di circa trenta anni, fatto impiantare sempre dal nonno con uve asprinio, per un totale di 1,2 ettari.
Numero di bottiglie prodotte: 5.000
Azienda Agricola Vinicola Cavasete Succivo Tel 331 9481635
A Villa Literno la Masseria I Santi è di proprietà di quattro fratelli: Bartolomeo, Raffaele, Rosario e Marco Zagaria, che dopo anni a conferire le uve, finalmente imbottigliano il loro vino, ed il nome 15 metri di una delle etichette è un omaggio appunto l’altezza che caratterizza la coltivazione dell’uva asprinio. Sono di proprietà di Alberate Aversane perfettamente conservate tra le più belle del comparto.
Numero di bottiglie prodotte: 2.500
Località I Santi – Villa Literno ( CE ) Tel: 339 4059057
La cantina De Angelis a Casal di Principe, è di proprietà di un professionista locale, che dall’annata 2017 fa rivivere attraverso l’asprino D’Aversa il ricordo del nonno, anche per mezzo di quella scala stretta e lunga, appoggiata in cortile, che serviva per la vendemmia dell’uva asprinio coltivata su alberate aversane. Vigneti stupendi, che sembrano giardini, condotti in biologico non distante dalla costa domiziana, dalla quale arrivano correnti marine. Il progetto di Francesco De Angelis è quello di combinare la tradizione locale con l’esperienza e con l’impiego di attrezzature moderne, per produrre vini altamente riconoscibili.
Numero di bottiglie prodotte: 20.000
Via della Pace, 9 Casal di Principe Tel. 340 3944321
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Aia delle Monache
Solo due piccoli vigneti di due ettari e mezzo di terreno impiantati nei primi anni duemila con i vitigni autoctoni casertani, dove le vigne, attraversando i primi strati di suolo sabbioso/argilloso sono arrivate a poggiare le proprie radici sulle arenarie di Caiazzo. La cantina è stata la prima a produrre il primo rifermenterò in bottiglia da uve asprinio.
Numero di bottiglie prodotte: 2.500
Strada Provinciale 327 Km 1,700 – Castel Campagnano Tel. 333 9843706
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Carlo Menale
Nel centro storico di Aversa, nella sua enoteca, Carlo Menale fa riposare il suo asprinio in un profondo antro sotterraneo, scavato nel tufo, come da antica consuetudine dell’agro aversano. La tradizione di famiglia oggi più che mai vede lui e i suoi figli puntare sempre di più alla tipicità e alla storia dell’enologia locale, producendo diverse etichette.
Numero di bottiglie prodotte: 5.000
Via Belvedere, 50 Aversa Tel. 081 503 83 61
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Terra Felix
Francesco Pascale con una laurea in scienze ambientali, ha fondato il Circolo di Legambiente Geofilos di Succivo e la Cooperativa Terra Felix nata nel 2013, valorizzando i terreni agricoli e dedicando anche spazio alla produzione dell’Asprinio d’Aversa da un ettaro di vigneto.
Numero di bottiglie prodotte: 1200
Via XXIV Maggio, Casale di Teverolaccio, Succivo Tel. 0815011641
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Novantanovesima Grotta
Giovane cantina di proprietà di Cesario e Mirella Frippa che hanno ripreso la tradizione della famiglia della produzione dell’Asprinio d’Aversa a Cesa, cittadina che conta 99 grotte di tufo per l’affinamento del vino. Idee ben precise sulla sostenibilità e sulla modalità di produzione che vede in atto la conversione biologica.
Numero di bottiglie prodotte:20.000
Via degli Oleandri, Aversa Tel. 334 9355387
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