Il massimo punteggio possibile: 100/100. Lo ha attribuito per ben tre volte ad altrettanti vini sardi la commissione d’assaggio della testata giornalistica Vinodabere.it, che ha da poco pubblicato “on line” – la consultazione è libera e gratuita – l’edizione 2022 della Guida ai Migliori Vini della Sardegna. A corredo, e a rimarcare lo stato di forma evidente, e la crescita costante della produzione sarda, ben 53 vini sui 185 valutati (il punteggio minimo per essere presi in considerazione è di 90/100, e dunque si parla già di eccellenza) hanno sfiorato la perfezione, meritandosi l’onorificenza più alta – “standing ovation” – che la Guida riconosce.
La pubblicazione, curata da Maurizio Valeriani e Antonio Paolini, ha censito e giudicato (rigorosamente alla cieca) prodotti di tutti gli areali e le zone e sottozone da vino dell’Isola.: un “eno-mondo” specialissimo, la Sardegna, che ha raggiunto, come testimoniano le valutazioni sul campo di Vinodabere.it, un livello davvero alto di incrocio tra identità e qualità delle sue produzioni.
A contribuire al risultato, oltre alla crescente consapevolezza e maestria dei produttori nel loro insieme, la qualità intrinseca di territori in parte ancora da scoprire o già iconici, come le vecchie vigne del Mandrolisai o la viticoltura d’altura a Mamoiada, il granito della Gallura e il fascino di Orgosolo, i suggestivi paesaggi di Oliena e le vigne a piede franco nelle sabbie del Sulcis, l’Ogliastra e Bosa, le zone della Vernaccia d’Oristano e Serdiana. E molto altro è ancora in progressiva emersione. Sugli scudi, insieme ai loro terroir, i vitigni autoctoni: Vermentino, Nuragus, Granazza, Vernaccia, Carignano, Cannonau, Monica, Cagnulari, Malvasia, Caricagiola, Bovale e altri meno noti, ma capaci di performance sempre più sorprendenti.
Doverosa la citazione per i tre campioni assoluti di questa edizione della Guida, i vini da 100/100 (cento centesimi): sono il VT (Vendemmia Tardiva 2018) di Capichera; il Mandrolisai Rosso Superiore Balente 2016 di Cantine Carboni; il Cannonau di Sardegna Perda Rubia 2018 di Tenute Perda Rubia. Ma dietro questi “tenores” canta, come si è detto, un coro intonatissimo e sempre più numeroso.
Una citazione finale per i degustatori e autori dei testi pubblicati da Vinodabere.it. Eccoli, in rigoroso ordine alfabetico: Carlo Bertilaccio, Nicola Campanile, Salvatore Del Vasto, Paolo Frugoni, Federico Gabriele, Maurizio Gabriele, Claudia Marocchi, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Emanuela Pistoni, Franco Santini, Marco Sciarrini, Gianni Travaglini, Maurizio Valeriani.
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