ANNA BOSCO
Uva: grieco e cerreto
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Sono piccolo, non ricordo se di dieci o undici anni. Nelle nostre vacanze cilentane capitava spesso che il mio zio Antonino, fratello di mio nonno incaricato di seguire le proprietà, mi imponesse di accompagnare il colono al lavoro. La terra si chiamava Ortaglia, vicino c’era un ruscello ed è lì che Carmelo appena arrivato poneva l’anfora, sì l’anfora di terracotta, quasi tutta dentro l’acqua, all’ombra delle frasche.
Ogni tanto, durante la fatica, si avvicinava e con un movimento rapido ed elegante la girava culo in su e beveva.
Ero abituato a non chiedere. Fu lui che una volta mi disse: vuoi bere? Sì. Me la passò e fu il mio primo sorso di vino, era bianco denso, quasi ocra, pastoso, sapeva di spremuta d’uva. Mi piacque e non mi piacque.
Questo vino non so come si sia trasferito nella bottiglia di Anna Bosco, una piccola aziendina molto amata da noi che seguiamo il Sannio con passione e ottimismo. Come non ricordare le bevute di Barbera a canna? Sempre al caldo, il caldo pulito della campagna che ha il suono delle cicale e non dei clacson di città. Non so quale folletto lo abbia travasato in questi decenni, ma è lui.
Naturalmente naturale, non per processo mentale, ma semplicemente per pratica contadina: agricoltura senza chimica, biologica. Fermentazione spontanea, nessuna chiarifica.
Mi chiedo da dove sia nata la sensazione di progresso negli anni ’60, l’idea di essere più ricchi man mano che diventavamo più poveri, di stare meglio man mano che perdevamo sapori, odori, in cambio della velocità e dell’azzeramento del tempo. Anche io ne sono stato responsabile.
Ma ora ho voglia di rallentare, fare quello che non ho mai potuto fare:
Alla rugiada che si posa sui fiori
quando s’annuncia l’autunno
assomiglio
io che devo svanire
e vorrei
sospendermi nel nulla
ridurmi
e diventare nulla.
(Haiku, Battiato)
Sede a Castelvenere, Via San Tommaso, 34 – Tel. 0824.940483 Fax 0824.940881 – fmvenditti@libero.it – Bottiglie prodotte: 10.000 – Ettari: 3 di proprietà – Vitigni: barbera, falanghina e grieco di Castelvenere
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