di Lucia Cioffi
Torrioni, appena 600 anime, rientra con altri sette comuni della provincia di Avellino nell’areale docg del Greco di Tufo: gli altri sono Altavilla Irpina, Tufo, Chianche, Preturo Irpino, Santa Paolina, Montefusco e Prata di Principato Ultra.
Per i non addetti ai lavori, è sempre bene ricordare che la denominazione “DOCG” sta all’apice della piramide di qualità dei vini; di conseguenza si può asserire che in determinate aree vitivinicole è possibile produrre vini di particolare pregio.
Ad onor del vero, pregiata e piacevole è stata la degustazione delle cinque etichette made in Torrioni tenutasi nella sala consiliare del comune. Organizzata da Miriade & Partners chiude l’evento di presentazione del Villaggio Montenigro, primo parco ecoturistico della Campania.
E’ un giorno importante in cui la degustazione non può che assumere anche una valenza augurale. In alto i calici a Torrioni, dal 25 gennaio, centro attrezzato per l’accoglienza turistica.
Vi riporto di seguito le note descrittive dei vari assaggi in ordine di degustazione.
GRECO DI TUFO COLLINE DEL SOLE 2016.
Un vino ancora in divenire, è il calice che manifesta maggiormente i caratteri della giovinezza. Al naso risulta subito fragrante con accenni di crosta di pane, poi floreale e agrumato. Il sorso è energico, si aggrappa alla bocca rilasciando una lieve sensazione di tannicità. Sapido sul finale.
GRECO DI TUFO SPHERA CENNERAZZO 2016.
Particolare il profilo olfattivo con sentori di erbette aromatiche; finocchietto e mentuccia su un fondo floreale e fruttato dolce. Lieve percezione di odori gessosi. Sorso coerente e in buon equilibro gustativo. Chiusura mandorlata.
GRECO DI TUFO TERRE D’AIONE 2016.
Molto bella l’integrazione del frutto con le note sulfuree. Il sorso è composto, in equilibrio nonostante la gioventù . Ben eseguito, zittisce il degustatore!
GRECO DI TUFO SELVETELLE CENTRELLA 2016.
E’ Il calice dal colore più marcato con tonalità dorate. Il profilo olfattivo è dolce con note di fiori di acacia, pesca ed anche qualche tocco di tostatura. In bocca è il sorso che non ti aspetti. Snello, di buona freschezza, accompagnato da un finale salino.
GRECO DI TUFO SELEZIONE CLAUDIO QUARTA SANPAOLO 2015.
Si discosta dai precedenti assaggi per metodo di lavorazione. Il vino affina sulle fecce fini per 12 mesi. Bello all’olfatto con sentori fruttati e tratti sulfurei. E un vino di grande finezza gusto olfattiva con sorso armonioso in tutte le sue componenti.
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