Uva: greco
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Cantine dell’Angelo è sicuramente una delle nostre piccole cantine preferite perché ha scelto di dedicarsi solo al vitigno che coltiva, il Greco di Tufo diviso in due appezzamenti, Torre Favale tra i 350 e i 400 metri e Le Miniere (lo battezziamo noi) un po’ più basso di una cinquantina di metri in media.
Abbiamo dovuto aspettare questo Greco oltre un anno e mezzo per vederlo finalmente camminare con le proprie gambe in maniera più che soddisfacente. Siamo lontani dalla perfomance straordinaria del 2010, ma rispetto ai primi assaggi ha fatto passi da gigante.
Ma la cosa che ci rende davvero contenti è un’altra: la decisione di Angelo di saltare un’annata, come ha fatto Rocca del Principe con il Fiano. Non è facile per le piccole cantine prendere questa decisione ma alla fine, come i paperotti in fila a bordo stagno, a una a una dovranno decidersi a tuffarsi nell’acqua per salvarsi dalla volpe.
Non solo, la novità è che dal 2012, annata che si annuncia davvero promettente per i due grandi bianchi irpini, avremo un cru dalle migliori uve di Torre Favale ad affiancare il base, frutto del blend.
Dunque, una buona notizia e due sagge decisioni che appoggeremo con tutte le nostre piccole forze affinché gli appassionati capiscano la svolta di qualità. Una strada obbligata, dicevamo, per evitare il deprezzamento progressivo delle bottiglie e che alla lunga sicuramente salverà il reddito di chi si sarà mosso per primo.
Il 2011 ha comunque spiccata mineralità, sentori di zolfo che dominano il frutto, pienezza in bocca, deciso allungo pulito nel finale, grande sapidità al palato.
Ne approfittiamo per fare il punto con la verticale di tutte le annate ad eccezione della 2006, prima uscita.
Il Greco di Tufo 2010 si conferma un grandissimo vino e ha meritato i riconoscimenti ottenuti. L’equilibrio tra la frutta agrumata, cedro, e lo zolfo, è semplicemente perfetto con una continua alternanza di questi due aromi. In bocca ha corpo, è veloce, ricco di freschezza, chidue con un allungo molto piacevole e ricco di energia.
Il Greco di Tufo 2009 appare piegato più sul versante sulfureo, decisamente più netto, comunque piacevole e lungo. Ha meno potenza del 2010 ma si presenta comunque in un equilibrio composto e soddisfacente.
Il Greco di Tufo 2008 presenta un filo di ossidazione che, unita alle zaffate di micciariello, lo rende interessante e seduttivo. Il colore è un po’ dorato, ma la vibrante freschezza ci avvisa che c’è ancora tempo da attendere prima di temere una cedimento.
Il Greco di Tufo 2007 ha sentori di idrocarburi, l’annata calda sottolinea gli eccessi di questa uva rustica e cafona, molto bene comunque l’acidità che ancora lo rende assolutamente vivo. “Devo farlo bere a mio padre” dice commosso Angelo.
Bene, un buon vigneron. Sicuramente una di quelle etichette che caricherò sulla zattera che sto costruendo per salpare vero la felicità.
Sede a Tufo, via Santa Lucia, 32. Tel. 0825.998073. www.cantinedellangelo.it. Ettari: 5 di proprietà. Bottiglie prodotte: 20.000. Enologo: Luigi Sarno. Vitigni: greco di Tufo.
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