L’Europa e, via via zoommando, l’Italia e il Sud ha una concezione temporale dilatata dello spazio. Un chilometro sono mille metri e diecimila motivi per non prenderlo in considerazione nel suo insieme, una volta è il piatto, l’altra l’accento di una vocale. Difficile poi far capire che dietro a infinite questioni legali e politiche sucui si consumano i nomi della doc e delle dop c’è la difficoltà del cinese medio di distinguere l’Italia dalla Spagna o dell’americano di inquadrare la distanza tra Piemonte e Campania.
Così l’Europa è sempre più un bel museo architettonico e finanziario, la cui esaltazione immobilistica tocca le vette nel Sud dove non esistono quasi consorzi che funzionano, persino quanto sarebbero previsti dalla legge. In questo guazzabuglio di irresponsabilità in cui è sempre l’altro a cui tocca fare qualcosa, colpiscono i pochi segnali che ci fanno procedere in senso inverso.
Come la nascita di una cooperativa di ben 55 soci, stanchi di vendere le uve sino al confine del regalo e capaci, pur essendo impegnati in altri settori, di mettere insieme le proprie competenze per dare reddito a circa 150 ettari di vigneti a Greco di Tufo.
Già, perché la realtà di Tufo è a macchia di leopardo: qui giardini curati nei dettagli, lì vigne abbandonate alla natura. Ecco allora che la cooperativa Otto Terre, tanti i comunu dell’areale, ciascuno dei quali è un continente per tradizioni e peculiarità, presieduta da Antonio Luce, ci regala un prodotto senza fronzoli, immediato, carico di acidità sulfurea, sicuramente tipico, abbinabile a gran parte della cucina moderna e di territorio. Al lavoro è l’enologo Massimiliano Spina, la sua interpretazione è convincente e riesce a regalare l’anima giusta ad una bottiglia: l’esperienza ha appena registrato la quinta vendemmia, un po’ di Fiano e Taurasi da vigne di soci, ma soprattutto un bel bianco efficace e diretto, convincente, in piena maturità a due anni dalla vendemmia.
Via Stazione, zona industriale. Tel. 0825.998318. www.ottoterre.com Bottiglie prodotte: 100.000
Enologo Massimiliano Spina. Uva: greco
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