Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Considerando che la 2009 è la prima annata di produzione di Monte Grazia, possiamo asserire che il vino in questione promette molto bene. Il giovane enologo Luigi Sarno anche in questa occasione ha dimostrato una certa capacità nel saper valorizzare l’uva greco che in questi luoghi si esprime al meglio. Come sappiamo e come racconta il nome stesso della varietà d’uva, il greco è stato introdotto in Campania dagli antichi Greci stanziatisi in origine lungo la costa posillipina. L’uva ha trovato inizialmente un certo sviluppo sulle fertili terre del Vesuvio, dove ancora ce n’è una timida presenza. Lentamente poi ha raggiunto l’Irpinia ed ha trovato massima espressione nel territorio di Tufo. In passato questo splendido vino veniva identificato automaticamente con la famiglia Di Marzo, i principali proprietari terrieri della zona e quindi unici produttori.
Sono stati loro a credere nel felice rapporto territorio vitigno e quindi ad investire nella produzione. Ma lo sviluppo della vitivinicoltura di questi luoghi è andata piuttosto a rilento. E’ solo negli ultimi anni che il greco di Tufo emerge con una certa energia e che i produttori della zona cominciano a credere nelle sue capacità espressive. Una virata al lento procedere l’hanno data sicuramente Angelo Muto, titolare di Cantina dell’Angelo, e Luigi Sarno producendo un vino straordinario nel suo complesso equilibrio fatto di note scontrose ed estremamente piacevoli allo stesso tempo, facendo parlare di se con entusiasmo la stampa di settore in tempi piuttosto veloci.
Monte Gloria è un azienda dai numeri ridotti, ridottissimi, quasi un giardino intorno alla casa di Felicia Giannino in contrada Santa Lucia a Tufo. Stiamo parlano infatti di 0,50 ha che da diverse generazioni la famiglia Giannino utilizzava per produrre greco di Tufo per consumarlo in proprio. Quasi tutte le famiglie da queste parti hanno un passato da vignaioli e girando per il cuore del centro storico del paese ci si rende conto che ogni casa è stata concepita con la cantina, ideata a sua volta per produrre il famoso greco. Guardando con occhio attento il paese si nota che l’intero assetto urbanistico fa di esso una grande azienda vitivinicola.
Eppure oggi, dopo i grandi danni apportati dal terremoto dell’80, il paese vive in uno stato di semi abbandono, di totale inerzia, quando invece potrebbe diventare un importante motore di sviluppo del turismo del vino. Il greco di Tufo 2009 Monte Gloria esordisce quindi in maniera entusiasmante, anche se traspare un certo andare ancora insicuro. Il colore è giallo paglierino intenso, esprime un bel naso improntato sui sentori minerali ed appena sulfurei, è delicatamente agrumato con un tocco vezzoso di finocchietto selvatico. In bocca sorprende per la spinta vena salina, potremmo dire che è un vino salato, il sorso è ricco e di piacevole freschezza. Siamo molto curiosi di provare l’ultima annata in produzione.
Questa scheda è di Marina Alaimo
www.montegloria.it
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