Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Ho provato più volte il greco di Tufo di Pasquale Di Prisco e devo ammettere che nelle diverse annate non passa mai inosservato, segnando nel tempo un costante miglioramento. Potrei dire che questo vino si colloca tra le eccellenze della produzione campana, se non altro per la grande capacità di interpretazione della tipicità del vitigno e del territorio. L’azienda è piuttosto giovane, possiede 13 ha e produce 80.000 bottiglie, delle quali 35.000 sono di greco di Tufo. Si trova a Fontanarosa, piccolissimo paese dell’Irpinia, molto vicino a Taurasi, che ho avuto il piacere di visitare durante la festa del “tiro del carro” che viene celebrata il 14 agosto.
La festa ha antiche origini contadine ed ha mantenuto acceso l’interesse degli abitanti del luogo tanto che moltissimi emigrati all’estero od in altre zone d’Italia accorrono qui per partecipare al rito sentendo forte il legame affettivo con il paese d’origine. Un obelisco alto 30 metri fatto di grano, finemente decorato, viene trascinato da enormi buoi bianchi, attraversa il paese fino a recarsi dinanzi alla chiesa di S. Maria della Misericordia o del pozzo, dove viene benedetto.
Tornando al greco di Tufo, le uve utilizzate sono allevate a guyot nel vigneto di Montefusco esposto a sud ovest, su terreno argilloso calcareo ricco di pietra, ad un’altitudine di 650 metri s.l.m., la resa per ettaro è di 40 quintali. Pasquale cura personalmente il lavoro in vigna ed in cantina, l’enologo è Carmine Valentino, una garanzia da queste parti. La fermentazione in acciaio ha una durata di 20 – 25 giorni, dopo di che il vino resta sulle fecce grosse per circa 90 giorni, poi altri 90 sulle fecce fini. Il risultato è molto interessante, il vino ha carattere deciso e piuttosto rustico, ha un colore giallo paglierino intenso e brillante, esprime un ampio ventaglio olfattivo, ha note verdi erbacee e agrumate, è fruttato di pera e pesca, piacevolmente minerale ed è sottile la mandorla amara. In bocca ha carattere deciso, è ruvido, esprime spinta freschezza e decisa sapidità minerale, ha lunga persistenza.
Considerato il carattere deciso ed il sorso ricco lo vedrei giusto compagno di un buon piatto di mugliatielli al forno o caso e uova, tipici involtini di interiora di agnello, ma anche delle tante pizze ripiene che si fanno da queste parti, con erbette selvatiche, oppure con la scarola e provola, ma anche ricotta e peperoni.
Musicalmente scelgo una musica che sa di festa popolare, di toni mediterranei e di nostalgia per la propria terra, Mediterraneo sia di Eugenio Bennato.
Questa scheda è di Marina Alaimo
Sede a Fontanarosa, Contrada Rotole 27
Tel. 0825 475738
www.cantinadiprisco.it
cantinadiprisco@libero.it
Dai un'occhiata anche a:
- Coda di Volpe 2022 Irpinia doc, Tenuta del Meriggio
- Feudi Studi – Greco di Tufo Laura 2015
- Rafilù 2019 Greco di Tufo Riserva, Bambinuto
- 1860 erre Fiano di Avellino Riserva Docg 2021 Maura Sarno
- Fiano di Avellino 2017 docg Tenuta Sarno
- La cantina di Angelo Silano a Lapio
- D’Oreste Taurasi 2020 docg Antonio Molettieri
- Cantina Antonio Molettieri a Castelfranci