
C’è da lavorare per i bianchi. Cucina sempre più leggera, vaporosa, poca e materia appena appena scottata, spesso cruda. Si mangia così ormai. Ecco perché Fiano e Greco, ma anche Falanghina, Coda di Volpe, Pallagrello Bianco e Biancolella, volano.
Ma torniamo al Greco, rosso travestito si dice, la nostra passione in questo periodo perché il naso non di ce quasi niente, quando è verace ci ricorda la scatola di micciarielli o l’odore che entra attraverso i cruscotti delle auto quando si passa per Solofra.
Non esaltante, ma ricercato dagli appassionati stanchi di frutta esotica, banane. Un bianco operaio, insomma, che si impegna bene a tavola perché, un po’ come l’Aglianico, è in bocca che fa la differenza grazie al corpo, ai tannini e all’acidità. Presto per dire come sarà la 2009, al Vinitaly sono andato a colpo sicuro sul classico provando quello di Cantina dei Monaci, la piccola azienda fondata nel 1995, appena quattro ettari, dai coniugi Carpenito e che adesso vede sempre più attiva la nuova generazione.
Lavorazione classica: acciaio e maturazione in bottiglia. Buona uva di partenza, nessuna pretesa di fare vini epocali, ma buona fattura artigiana che si ritrova anno dopo anno. Il Greco è prodotto con le proprie uve, su terreno di medio impasto argilloso, lungo il crinale di una collina a 500 metri di altezza, buona e salutare escursione termica, siamo proprio nel cuore del piccolo e magico areale della più famosa docg bianca.
Il vino ha un naso debole, in bocca l’acidità è ancora scissa, ma non potrebbe essere diversamente visto il poco tempo trascorso in bottiglia: si promette comunque una buona evoluzione nel tempo perché, abbiamo già avuto modo di vedere in più di una occasione, il Greco atytraversa il tempo con i vecchietti caucasici. Lo pagherete poco, pochissimo, in uno straordinario rapporto tra qualità e prezzo, poco più di cinque euro franco cantina (iva esclusa), per un bicchiere che potrebbe accompagnarvi molto a lungo negli anni e che vi piacerà usare su quaasi tutto quello che cucinate.
SANTA PAOLINA (AV) Frazione Santa Lucia, 206 Tel. 0825.964350 Vitigno: greco di Tufo Enologo: Carmine Valentino
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