Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Campania, Avellino, Irpinia. Sarà la vita di città che ci costringe a schemi stretti, sarà questo territorio che ci riporta agli orizzonti lunghi, ma quando penso a questa terra mi faccio sempre una domanda che mi fa piacere e mi fa sorridere, potrei vivere di sola Campania? Riconosco che sto esagerando, ma giusto per continuare a sorridere dico di si, potrei vivere e sopravvivere con i soli vini Campani in un’ideale arca di Noè che oltre a caricare animali (molti) e uomini (pochi) metta in stiva un bel numero di bottiglie che ci faranno compagnia per i lunghi giorni che passeremo in mare.
Uno di questi è il Greco di Tufo e senza giri di parole io mi porto dietro il Greco di Angelarosa. L’ho sentito la prima volta nella degustazione di Greco a Vitigno Italia e mi ha colpito per la sua tipicità e forza. E l’ho risentito in Azienda, ma prima di parlarne vale la pena spendere qualche parola su questa famiglia e il loro lavoro nel territorio del Greco. La Famiglia Aurisicchio lavora il vitigno Greco di Tufo da diverse generazioni e come tante famiglie dalla produzione e vendita di vino sfuso è passata all’imbottigliamento. Dal nome di una loro antenata è nato Angelarosa, perchè a Santa Paolina così si usa: i nuclei familiari sono identificati dai soprannomi che si sono tramandati in linea materna. Nunzio mi racconta, in mezzo alle sue magnifiche vigne con l’orgoglio dei tanti anni passati su questa terra, della sua esperienza importante e non sempre riconosciuta con altre aziende vinicole, fino alla scelta di fare da se per difendere la propria idea di terra, di viti e di vino. Fulvia la moglie che avevo incontrato a Napoli a Vitigno Italia ha gli occhi che sorridono mentre ti parla delle sue piante, delle sue viti, di questo mondo difficile ma affascinante e della speranza (ma si!) che la figlia Dalila li segua in questa avventura. Che lezione ragazzi, che lezione di stile ed eleganza contadina! Quanta cultura dietro donne e uomini che animano queste magnifiche colline e puntano in alto con la qualità del loro prodotto. L’enologo è il bravo Sebastiano Fortunato, impegnato dal Cilento all’Irpinia in diverse cantine con ottimi risultati.
Da Santa Paolina si abbraccia con gli occhi un bello spicchio di Irpinia, tra colline dolci ma anche più aspre, dove la vite è parte di un territorio in cui la campagna convive ancora con il verde selvaggio. Ma bisogna andarci … e tornarci per capire veramente la bellezza di questa terra e i suoi grandi vini. Quindi Angelarosa Greco di Tufo 2007, giallo dorato brillante, naso complesso, forte mineralità, frutta bianca, sentori di agrumato, anche ginestra, in bocca si conferma con grande freschezza, bella struttura e rotondità, veramente un bel finale lungo che conferma un grande equilibrio. E’ un 2007 e bisognerà sentirlo tra qualche anno ma se queste sono le premesse è veramente una grande promessa. Bella Azienda, grande Greco, meravigliosa Irpinia.
Questa scheda è di Antonio Prinzo
Sede a Santa Paolina. Via Ariella, 1
Tel e fax 0825.964431
Sito: http://www.angelarosa.it
Enologo: Fortunato Sebastiano
Bottiglie prodotte: 40.000
Ettari: 5 di proprietà e 4 in conduzione
Vitigni: greco di Tufo, fiano di Avellino, aglianico
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