Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Credo che siamo ormai alla terza ondata irpina con tante aziende che si affacciano sul mercato. Il motivo, spesso, è il crollo del prezzo delle uve degli ultimi anni che non rende più redditizio coltivare la vite se non ci si impegna anche nella sua lavorazione e trasformazione. A questa esigenza economica si accoppia anche la voglia di esprimersi inproprio: come nel caso di questa piccola aziendina di famiglia a Petruro Irpino, il comune più piccolo della Campania con appena 400 abitanti, siamo sui 500 metri di altezza. Un paesino della docg del Greco nel quale sinora non era presente alcuna cantina, ne è un esempio pratico e interessante anche perché è il primo Greco del giovane enologo di Ariano Irpino Fortunato Sebastiano che recensiamo in questo sito: il primo di una lunga serie visto il suo impegno nella propria terra di origine in numerose aziende dopo l’esperienza maturata con Bruno De Conciliis nel Cilento e da Reale in Costiera Amalfitana. La mano di Sebastiano è ben nota, tende ad un ingresso sostanzialmente morbido e non scorbutico sino dal primo momento in cui il vino finisce nello scaffale di una enoteca o di un ristorante senza per questo poi tradirlo in bocca dove mantiene comunque il suo carattere. Penso che questo protocollo descritto vada proprio bene per questo giovane Greco, dall’olfatto ricco di frutta con sottofondo minerale tipico dell’areale di Tufo e una beva caratterizzata all’inizio da un inaspettata morbidezza a cui, poco dopo, fa seguito la freschezza decisa e la struttura del bianco, tra l’altro in annata forse non straordinaria ma sicuramente interessante, con una occupazione decisa di tutto il palato, una occupazione concettuale e impegnativa tipica dei vini di grande stoffa, con chiusura lunga e pulita molto gratificante. Davvero un bell’esordio, allora, per questa piccola azienda della giovanissima Brigida Buzio (sempre più donne irpine in prima fila, evviva) che ha vinificato le proprie uve da Terranera ma che ha in progetto di completare la cantina a Petruro per poter crescere sul mercato. Una chicca, insomma,che noi abbiamo speso volentieri su una grande pezzogna di Conca dei Marini cotta nel pane-pizza al Ristorante del Golfo di Salerno in una serata estiva dedicata alle piccole aziende. Sono piccole, sì, ma cresceranno se continueranno a lavorare con questa serietà.
Sede a Petruro Irpino, Contrada Arcone, 1. Tel. 328.4286413. aziendagricolac.petruro@gmail.com Enologo: Fortunato Sebastiano. Ettari: 3,5 di proprietà. Bottiglie:2000. Vitigni: greco di Tufo
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