Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Fiano e Greco sono sicuramente i due vini campani che più di ogni altro hanno raggiunto un varietale definito, oserei dire persino uno stile, nella vinificazione. Bisogna andare a Ischia con il Biancolella o nei Campi Flegrei con la Falanghina per trovare questa esatta precisione che costiuisce la base da cui partire per fare grande un territorio. L’Aglianico, ad esempio, è ancora in fase di assestamento anche se sono stati fatti grandi passi in avanti rispetto al passato. In poche parole, sebbene ci siano alcune interpretazioni spinte, in linea di massima c’è un filone mnemonico unico al quale il degustatore può fare riferimento e avere così i giusti termini di paragone. Il Greco di questa giovane azienda fondata nel 1998 è da questo punto di vista un esempio per la sua pulizia olfattiva, l’ingresso fresco in bocca, la lughezza della beva nella quale si rivela ovviamente la struttura, la chiusa finale asciutta e secca. Si parte dai fiori al naso per arrivare alla sapidità e alla mineralità in bocca, starei per dire persino ad una certa grassezza nonostante l’annata sia stata molto difficile. Un bel prodotto che si iscrive d’ufficio al Gotha dei bianchi meridionali da abbinare, questo sì, ai piatti di mare con preparazioni un po’ più strutturate e complesse.
Sede a Chiusano di San Domenico. Strada Statale Ofantina, km 7,5. Tel. 0825.985423. www.colledisandomenico.it Enologo: Ottavio Santucci. Ettari: 20 in conduzione. Bottiglie prodotte: 200.000 Vitigni: aglianico, coda di volpe, falanghina, fiano di Avellino, greco di Tufo.
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