Sta arrivando in questi giorni in enoteca il classico dei classici, il Greco di Tufo base di Mastroberardino ed è davvero una emozione vedere la fascetta azzurrina della docg che per la prima volta stringe il collo alle gentili borgognotte. Da sempre questo vino segna l’inizio della nuova stagione e anche questa volta è così. Una degustazione in cantina rivela le caratteristiche di questa annata così attesa: il colore è giallo paglierino con riflessi dorati, chiaro segnale di una concentrazione presente in tutti i prodotti di questa annata in cui le uve hanno dovuto soffrire caldo e siccità. Sicché il floreale lascia subito spazio ai sentori di frutta bianca matura, poi anche gialla. Ha un naso abbastanza intenso e poco persistente. In bocca è fresco, segno della necessità di attendere ancora qulche settimana, meglio un paio di mesi, prima di berlo, lungo, intenso e persistente. Allo stato dei fatti lo consigliamo sui crudi e le insalate di mare, poi con il tempo potrebbe andare bene anche sul pesce al forno, le carni bianche. Il prezzo è da affare.
Sede ad Atripalda, Via Manfredi, 75-81
Tel. 0825 614111, fax 0825 611431
Sito: http://www.mastro.it
Email: mastro@mastro.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Bottiglie prodotte: 2.500.000
Ettari: 140 di proprietà e 60 in conduzione
Vitigni: aglianico, piedirosso, fiano di Avellino, coda di volpe, greco di Tufo, falanghina
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