FONTANAVECCHIA
Uva: greco
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
VISTA 5/5 – NASO 25/30 – PALATO 24/30 – NON OMOLOGAZIONE: 29/35
I vini di Libero Rillo escono fuori alla distanza. Questo è stato detto in diverse occasioni, soprattutto quando l’attenzione è stata puntata sull’aglianico e sulla falanghina. Il grande rosso del Taburno lo abbiamo apprezzato pochi mesi addietro, addirittura nella veste 1996 del Vigna Cataratte, capace non solo di grande emozione ma addirittura di lasciare spazio ad ancora qualche anno di vita piena. Per quanto concerne la falanghina molto è stato scritto sull’etichetta Facetus e soprattutto sulla eccezionale 2001. Tocca spendere qualche bella parola, ora, anche per il Greco 2009.
Prodotto per la prima volta proprio in questa vendemmia in 4.000 bottiglie, che sono andate ad affiancarsi alle circa 7.000 di fiano in produzione dalla vendemmia 2006, le due tipologie che sono andate ad ampliare l’offerta aziendale incentrata prevalentemente su aglianico e falanghina. Libero acquista le uve da viticoltori conosciuti e che seguono gli indirizzi in vigna. Le uve di questo greco giungono dalle zone collinari che disegnano il paesaggio ai confini tra San Lorenzo Maggiore, Ponte e Casalduni. Del resto, lo abbiamo scritto più volte, sono proprie le soleggiate alture che degradano verso la riva sinistra del Calore le zone ottimali per la produzione di grandi bianchi. Si parte da Torrecuso per raggiungere le colline a confine tra Guardia Sanframondi e Castelvenere. Da qui arrivano in passerella l’Alenta di Lorenzo Nifo, l’Aia Suprema di Aia dei Colombi, Palombara di Corte Normanna e Flora de I Pentri. E sempre da qui arrivano le versioni passito da uve falanghina prodotti sempre da Nifo, Aia dei Colombi e Corte Normanna ed anche da Ca’stelle in Castelvenere (di quest’ultima etichetta colpisce ancora in positivo l’annata 2005). Falanghina, dunque, ma anche greco, come mostra l’etichetta di Fontanavecchia. Eppure, degustato tra maggio e giugno dell’anno scorso, in occasione delle visite e delle sedute di Slow Wine, il vino era scorso quasi in anonimato. Poco prima di Natale, in occasione dell’appuntamento promosso dall’Ais beneventana alla Trattoria Masella di Cerreto Sannita, lo sguardo è iniziato a farsi più interessato. Bevuto l’altro giorno ha convinto non poco. L’evoluzione è stata veramente interessante. Naso avvolgente e minerale, con note di frutta matura. Al palato colpisce la sapidità e soprattutto la freschezza che bilancia correttamente la buona struttura. Questo greco e un vino di grande piacevolezza e soprattutto con un ampio ventaglio di abbinamenti possibili. Ottimo su un antipasto con mozzarella di bufala e pomodoro, come pure su pasta ripiena con caciocavallo e sui secondi di pesce.
Questa scheda è di Pasquale Carlo
Sede a Torrecuso, via Fontanavecchia. Tel. e Fax 0824.876275. www.fontanavecchia.it info@fontanavecchia.it Enologo: Angelo Pizzi Ettari: 12 di proprietà. Bottiglie prodotte: 150.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, cabernet sauvignon, merlot, falanghina
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