Uva: gaglioppo 100%
Fermentazione e maturazione: acciaio
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro f.co cantina; 9,60 presso enoteca aziendale
Voto: Vista 5/5. Naso 26/30. Palato 25/30. Non Omologazione: 30/35.
Inseguire le origini e preservarle ad ogni costo lavorando la sua terra. Questo è il sogno di Roberto Ceraudo, agricoltore di origini arbresh, esattamentedi Pallagorio a pochi km da Crotone; nato per caso a Napoli, vissuto poi tra Roma, Crotone, da trent’anni a Strongoli Marina, dove – come ama ripetere – ha piantato la sua vita per inseguire un sogno, coaudiavato con passione dai tre figli Susy, Giuseppe e Caterina. Uomo di poche parole, ama la Terra più di ogni altra cosa, si è costruito il suo buen retiro, una deliziosa casetta bianca piena di fiori, in mezzo alle vigne di gaglioppo e tra gli olivi, un paradiso terrestre, dove trarre forza e rigenerarsi per andare avanti affrontando le tante difficoltà che fare il contadino in Calabria impone; tra l’altro dal 2002 l’azienda ha optato per il regime biologico certificato Icea che prescrive non poche regole. Ultimamente inoltre, Roberto Ceraudo, come conseguenza naturale del suo essere agricoltore, si sta avvicinando ai temi della biodinamica. Il legame con il territorio e le origini sono talmente forti che ogni vino – tra le otto referenze prodotte – porta un nome in arbresh o collegato alle zone d’insediamento dei vigneti, da antiche divinità greche o, come il Petelia, dall’antico nome di Strongoli.
Grayasusi: graya in arbresh significa donna e Susi è la primogenita di questa splendida famiglia che condivide quotidianamente i valori della Terra e uno stile di vita direi di veronelliana memoria. Le vigne di gaglioppo scelte per il Grayasusi etichetta bronzo (esiste anche un’etichetta argento che effettua unn breve passaggio in legno), sono esposte a Nord/Est a 60 metri sul livello del mare. Onde imponenti di sapidità caratterizzano il vino, sostenuto in freschezza dalla vendemmia agostana. La resa è di circa 60 q./ha, il terreno è argilloso calcareo di medio impasto (garanzia di struttura e longevità per il vino); si vinifica con pigiadiraspatura soffice e breve macerazione sulle bucce, al massimo tre ore. Il colore assolutamente affascinante, spazia dal cerasuolo vivace, con nouance leggermente rubino ed è luminoso e accattivante. Non tragga in inganno la breve permanenza sulle bucce, questo colore si ottiene dalla concentrazione degli elementi del vino catturati al momento della vendemmia. Al naso i profumi esplodono in un trionfo di complessità: fragola, prugna matura, mora selvatica, fiori ed erbe mediterranee, un nota agrumata, per chiudere con reminiscentze chiaramente salmastre e minerali. Al palato freschezza e sapidità s’intrecciano in un gioco sapiente per regalare equilibrio al vino ( 13,5 alcool che si avvertono appena). La persistenza aromatica è intensa e ritornano con grande chiarezza tutti i sentori olfattivi. Ho assaggiato recentemente anche le annate 2010 e 2011 e le caratteristiche descritte non si perdono affatto. Il vino pulisce bene il palato, rinfrescandolo per nuovi sorsi.
In abbinamento parliamo di un super jolly: dai piatti semplici ed eleganti della cucina del ristorante Dattilo di Caterina Ceraudo come gli gnocchi di ricotta, peperoni e spinaci o le tagliatelle in mousse di baccalà e olive nere; ottimo anche sulle carni bianche come il pollo ruspante con patate e rosmarino e sul filetto di maiale e caramello di cipolle al limone; lasciando la cucina del Dattilo, lo beviamo sui piatti di mare, sulla pizza, sulla parmigiana di melanzane e perchè no? Su una bella fresella del sud con pomodorini, olive nere, rucola selvatica e scaglie di pecorino crotonese fresco, naturalmente condita con lo splendido olio biologico Ceraudo da carolea e tonda di Strongoli. Decisamente un rosato per tutte le stagioni.
Questa scheda è di Giulia Cannada Bartoli
Az. Agricola Roberto Ceraudo Strongoli Marina, Contrada Dattilo (Kr). Tel 39+0962 865613. www.dattilo.it email: info@dattilo.it . ettari vitati 22; oliveto 30; orto e aranceto 18. Bottiglie prodotte: 70.000. Enologo: Fabrizio Ciufoli con la collaborazione di Roberto e Caterina Ceraudo. Uve: pecorella, mantonico, gaglioppo, magliocco, chardonnay,cabernet sauvignon.
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