La Pizzeria del Popolo di Gianni Breglia è stata la rivelazione del campionato della pizza napoletana del Mattino. Ecco il pezzo di presentazione scritto da Egidio Cerrone.
Napoli
Piazza Mercato, 44
Tel. 081 5634029
A Piazza Mercato, ex centro dell’antica forza mercantile napoletana, c’è una pizzeria che sta “spopolando”. Il nome – Pizzeria del Popolo – la dice lunga, la sua storia pure.
Nasce nel 2005 come pizzeria d’asporto, quando dietro al bancone inizia a fare le sue pizze un giovanotto che sa il fatto suo. Perchè la storia di Gianni Breglia, che oggi si sente un Masaniello della pizza, nasce tanti anni prima, nella sede centrale della facoltà di Pizza Popolare: Via dei Tribunali.
Entra a far parte giovanissimo nella squadra di Di Matteo, e muove i suoi primi passi sotto l’occhio attento dell’indimenticato Ernesto Cacialli. Insieme a lui tanti anni di esperienza, di spirito di gruppo, un giorno dedito alla ammaccatura, l’altro alla conciatura, l’altro ancora alla sala.
“Anni indimenticabili” dichiara oggi con affetto, con gli occhi che brillano al ricordo del giorno che consacrò il suo maestro: il 1994, il G7 e la famosa pizza a portafoglio donata all’allora presidente degli Stati Uniti; lui era li, occhialuto, proprio accanto a Bill Clinton ed Ernesto. Nel frattempo gli anni di gavetta diventano sedici, e il desiderio di mettersi in gioco è forte.
Gianni vuole aprire la sua pizzeria ma i prezzi dei locali sono alle stelle. Quando si è ormai rassegnato, la fortuna arriva nel giorno in cui lavorava in sala: una signora che aveva appena finito la sua pizza e chiese al giovanotto di turno se a qualcuno interessasse un locale per pizzeria a Piazza Mercato. Gianni non poteva crederci, corse a vederla, la prese subito, insieme al suo compagno di pizze e di vita Franco Pierno.
Da quel momento sempre insieme, una pizza dopo l’altra, sempre di più, dal solo asporto alla piccola saletta oggi sempre piena.
Una squadra sempre più grande e affiatata, lontana dai riflettori e dai social network, un farsi le ossa tra la gente a suon di pizze. Pizze popolari, nel prezzo e nell’aspetto, a ruota di carro, come voleva l’occhio di chi aveva pochi soldi e tanta fame.
Con prodotti semplici e una predisposizione naturale al “saporito”, oggi spopolano, quasi per definizione, una margherita gustosa e leggera, una marinara profumata e una pizza fritta che non ha nulla da invidiare alle ben più note sorelle di schiumarola: aurea, sottile, ripiena d’aria e di goduria.
Il bancariello dei fritti, poi, non tradisce gli anni alla scuola Di Matteo.
Si dice che per quelle belle frittatine e quel panzarotto squisito, ad ogni partita del Napoli si fa la fila per assicurarsene un saccoccio.
photo by esto e Puok e Med
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