di Luca Fontana
A tavola con I Signori
Maggio 2014
Eccoci ad Osaka, unica sera libera, unica nella zona più famosa del mondo per la carne di manzo. Le qualità pregiate sono molteplici, noi, seppur attirati dal celeberrimo Kobe, decidiamo, per questa volta, di provare qualcosa di più particolare. Il tam-tam gourmet mormora della Kagoshima, una di quelle più rare, allevata nell’omonima provincia.
Yoshida è uno dei pochi ristoranti Teppanyaki a servirla, eccoci quindi seduti davanti al nostro Maestro Yakiniky, che si rifiuta di rivelare il suo nome, con un menù di diverse portate, il cui culmine sarà, appunto, la Sirloin Kagoshima.
Amouse bouche, una polpetta di maiale avvolta nel suo grasso. Interessante gioco tra il grasso del maiale e l’acidità del condimento fermentato.
Prima degli antipasti, ci viene mostrato il taglio crudo, in attesa di essere preparato. La parte grassa è stata separata, in quanto richiede una cottura differente rispetto al resto, capiremo meglio più avanti.
Tonno con emulsione di sedano rapa, geretto grigliato, molluschi fermentati: una piccola degustazione di antipasti, in cui, anche qui, fa da padrone il gioco tra sapori grassi ed acidità.
Intanto la Sirloin è sul teppanyaki, stupendo vedere il maestro all’opera. I sui gesti, misurati, capaci di alternare movimenti lenti e velocissimi.
L’insalata, anch’essa di grande acidità, con la pianta grassa.
Kagoshima Sirloin (controfiletto), con verdure grigliate e pane all’aglio: eccoci di fronte al cuore del nostro menù. Al primo morso, capiamo il perchè di tanta acidità negli assaggi precedenti. Servivano a preparare le nostre papille, che ora vengono gratificate da una grassa scarica di endorfine.
Una coppia giapponese seduta di fianco a noi, colpita dalle nostre origini italiane, ci offre un bicchiere di vino, complimentandosi con la nostra nazione per i gli eccellenti rossi, toscani, e non solo.
Intanto la parte grassa viene preparata, con porro, limone colato dal coltello e pepe nero.
La precedente nota grassa viene rinforzata, ma l’acido del porro col limone la smorza. Una variazione interessante, forse un po confusa.
Verdure fritte: di scarso interessa, a dir la verità. Sapori offuscati dalla forza delle portate precedenti.
Gelato al Matcha: di rara intensità.
Il protagonista della cena non è stata la carne, ma il contrasto, quello tra acido e grasso. Effettivamente, la Kagoshima Yakiniki di per sè non è indimenticabile, quello che però ci mancherà è la variazione emozionale che abbiamo provato durante la cena. Un’esperienza che consiglio a tutti coloro in visita nel paese del Sol Levante, soprattutto oggi, che col cambio così favorevole, i prezzi sono più accettabili.
Menù “Sirloin” Kagoshima: 10.970JPY (circa 80€)
Yoshida Steakhouse – よし田
2 Chome-5-19 Higashishinsaibashi,
Chuo Ward, Osaka
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