di Marina Alaimo
In occasione dell’Anteprima Bardolino e Custoza 2014 ho avuto il piacere di partecipare alla verticale di Custoza con vini di più cantine. In effetti si sa ancora poco di questo vino bianco da suoli morenici e sassosi delle dolci colline a sud est del lago di Garda che in questa occasione ha sorpreso ed affascinato un po’ tutti per la sua capacità espressiva. Ha un timbro molto personale ed una vivace energia che gli consente di evolvere lungamente nel tempo. Partiamo con il Custoza Superiore Ca’ del Magro 2008 di Monte del Fra. Appena dorato, pieno di luce, profondo e lungo nei profumi tostati in apertura, poi frutta gialla, erbe aromatiche e sottili tocchi di zafferano. Il sorso è molto piacevole ed ha carattere per l’acidità graffiante ed è lungamente sapido.
Custoza 2007 Le Vigne di San Pietro: ha profumi caldi e dolciastri, di frutta matura e sottili spezie. In bocca è materico e di buona freschezza e chiude piacevolmente con un leggero tocco amaro di mandorla.
Custoza Superiore Amedeo 2006 Az. Agr. Cavalchina: il vino ha la stoffa di un fuori classe. Nei profumi esprime una certa profondità e ampiezza, apre sui toni fumè che lentamente danno spazio a lavanda e buccia di agrumi. Il sorso ha nerbo volitivo, è pieno e scattante per l’acidità ruvida al palato e si allunga senza sosta sulla mineralità salina.
Custoza Campo del Sèlese 1999 Albino Piona. Un bianco elegante e deciso, esprime un bel timbro minerale, poi fumè, il frutto è di castagne mentre gli danno personalità ed eleganza gli accenti di zafferano e anice stellato. In bocca è un gran bel bere, deciso e lungo nella freschezza vivace, sapido e appena amaro in chiusura.
Bianco di Custoza 2003 Le Vigne di san Pietro: da inseguire al naso, è sottile, appena tostato e balsamico con frutta gialla matura. Il sorso è elegante, scorrevole e succoso.
Custoza Campo del Sèlese 2004 Albino Piona: maturo nei profumi fruttati di mela cotogna e miele di acacia, in bocca è più sapido che fresco.
Custoza Campo del Sèlese 2006 Albino Piona: sottile, minerale nei profumi, poi fruttato di mela e con sottili accenti tostati. Il sorso ha materia ben sostenuta dall’acidità e dalle note saline che danno spinta al vino, appena amaro in chiusura.
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